
Kostic alla Lazio – Si sta allenando seriamente, da vero professionista quale è. Ma Joaquin Correa sa che la sua avventura alla Lazio è agli sgoccioli e attende di sapere in quale altra squadra giocherà. L’argentino, reduce dalla vittoria in Copa America, ha chiesto alla società (confermandolo poi al tecnico Maurizio Sarri) di essere ceduto. Il direttore sportivo Igli Tare, di conseguenza, si è attivato al fine di trovargli una sistemazione adeguata. Tradotto: un club che possa offrire tra i 25 e i 30 milioni di euro.
Al tempo stesso, il manager ha iniziato a valutare diversi possibili sostituti. I nomi sono tanti: Xherdan Shaqiri in uscita dal Liverpool, Josip Brekalo del Wolfsburg che non chiude ad una partenza in prestito e Josip Ilicic pronto a lasciare l’Atalanta. Il preferito di Tare, però, è Filip Kostic dell’Eintracht Francoforte: una vera e propria macchina da assist, come testimoniato dai 17 passaggi vincenti forniti in 30 presenze ai compagni nell’ultima edizione della Bundesliga (al bottino vanno aggiunte pure 4 reti). Il serbo adesso punta ad alzare ulteriormente l’asticella e si sta guardando intorno alla ricerca di nuove sfide.
L’Inter, nelle scorse settimane, aveva fatto dei passi avanti chiedendo informazioni su di lui tuttavia una vera e propria trattativa non è mai realmente partita. I tedeschi, dal canto loro, non chiudono ad una cessione e sono disponibili a concederlo in prestito. Una formula che la Lazio, sprovvista quest’anno delle risorse economiche garantite dalla Champions League, gradisce molto.
Kostic alla Lazio, Tare ci crede ma serve un taglio: rischia Kamenovic
Ad ostacolare l’operazione c’è solo un problema: gli azzurri, dopo gli acquisti di Felipe Anderson dal West Ham e Dimitrije Kamenovic dal Cukaricki, ha esaurito gli slot riservati ai giocatori extracomunitari. L’unica soluzione percorribile, al vaglio della dirigenza proprio in queste ore, sarebbe quella di tagliare il terzino classe 2000 capitano dell’Under 21 della Serbia che finora non ha impressionato Sarri.
Kamenovic era stato acquistato a gennaio per 3 milioni di euro ed è sbarcato a Roma a giugno. Ha firmato un contratto quinquennale (a testimonianza del fatto che la Lazio all’inizio sembrava intenzionata a puntare su di lui) e nella passata stagione ha collezionato 30 presenze condite da 2 gol e assist. Mancino naturale e bravo nell’uno contro uno, in patria viene accostato dagli addetti ai lavori ad Aleksander Kolarov, per via di alcune sue caratteristiche. Endorsment che, con tutta probabilità e anche un po’ a sorpresa, non gli basteranno per restare alla Lazio.