
Calcio totale, grinta e determinazione: difficile riassumere lo straordinario percorso del Liverpool nell’attuale edizione della Premier League. Scacco matto al Manchester City e via ai festeggiamenti dopo 30 anni d’attesa! Un successo concretizzato con 7 gare d’anticipo e +23 punti sugli uomini di Guardiola.
Il Liverpool sfiorò l’impresa già nella passata stagione, ma non bastarono i 97 punti conquistati con sudore e sacrificio perchè il City ne totalizzò uno in più. Una beffa totale e resa dei conti dannatamente amara. I Reds sfiorarono il titolo anche nel 2014, quando uno scivolone di Gerrard, nel big match contro il Chelsea, spense i sogni di gloria dei Reds.
Ora l’urlo di gioia, una liberazione attesa 30 anni e un titolo dominato sotto tutti i punti di vista. Un progetto mostruoso, condito anche dalla recente vittoria in Champions League e da un’organizzazione societaria a dir poco impeccabile.
Premier League, Liverpool campione: l’uragano Klopp e l’aneddoto su Ronaldo
Qual è stato il vero segreto della vittoria del Liverpool? Partiamo dagli aspetti oggettivi: squadra pazzesca, organizzata in ogni settore del campo e devastante in fase offensiva. Assetto letale in fase di non possesso e ripartenze fulminee sugli esterni: il Liverpool è l’emblema del calcio moderno, poca retorica e tanto pragmatismo.
Impossibile non dedicare la copertina a Jurgen Klopp, generale assoluto di questo straordinario percorso. 7 anni al Magonza, poi il passaggio al Borussia Dortmund, infine l’esplosione totale sulla panchina del Liverpool.

Un calcio esaltante, bello, ma allo stesso tempo efficace. Klopp sa caricare i propri giocatori, spingerli al massimo, ma è abilissimo anche nello stemperare le pressioni.
“Il giorno della finale di Champions contro il Real Madrid si presentò negli spogliatoio con le mutande griffate “CR7″, scoppiammo tutti a ridere”. Questo uno dei tanti aneddoti sul generale dei Reds. Un allenatore totale, un comunicatore eccezionale e uno grande psicologo, bravo a sorridere, ma contagioso anche nella sua grande umanità e sensibilità.
Una, due, tre, quattro birre per festeggiare il successo, poi spazio nuovamente alla professionalità. Forse il segreto è proprio questo: mai prendersi troppo sul serio, ma con la dovuta serietà! Klopp è sempre riuscito a creare un’alchimia totale con i propri giocatori: un rapporto fraterno e morboso che unisce in campo e fuori dal campo. Klopp arriva come un uragano, ti travolge, ma poi ti insegna a ballare nella tempesta. Giù il cappello Mister Klopp, ” You‘ll Never Walk Alone“.