Juventus, Bonucci: “Ecco perchè con Ronaldo ci siamo persi. Stavo per andare al City”

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Leonardo Bonucci, intervistato ai microfoni di The Athletic, ha colto l’occasione per esprimere il suo punto di vista sul percorso di Cristiano Ronaldo alla Juventus. Il centrale difensivo, senza particolare peli sulla lingua come d’abitudine, ha fatto il punto della situazione svelando alcuni retroscena e indiscrezioni.

Bonucci ha così ammesso: “L’arrivo di Ronaldo ci ha fatto rilassare. Quando giochi con il più forte pensi che la sua presenza possa bastare per vincere. Abbiamo iniziato a mancare un po’ nel nostro lavoro quotidiano”.

Il centrale difensivo della Juventus ha poi aggiunto: “L’umiltà, il sacrificio, la voglia di esserci per il compagno, giorno dopo giorno sono venuti meno. I risultati si sono visti. Cristiano Ronaldo aveva bisogno della squadra, quanto la squadra aveva bisogno di lui. Invece ci siamo persi”.

Bonucci su Cristiano Ronaldo: la Juventus ora pensa al futuro

Le dichiarazioni di Bonucci confermano l’amarezza della Juventus per non essere riusciti a scrivere la storia con Ronaldo protagonista. Ora occhi puntati sul futuro. Il piano della dirigenza bianconera sarà quello di ringiovanire la rosa puntando sui giovani. Non è escluso che il mercato della Juventus possa riservare già qualche sorpresa nel mese di gennaio.

Per quel che riguarda la difesa bianconera, invece, come confermato da Allegri, Bonucci rappresenterà il perno fondamentale della retroguardia bianconera, sia in vista dell’immediato presente, sia in vista del prossimo futuro. La leadership, il carisma e la forza del numero 19 juventino saranno fondamentali per la rinascita dei bianconeri dopo l’addio di Ronaldo e per l’inizio di un nuovo ciclo.

Bonucci al Manchester City: la rivelazione del difensore bianconero

Il difensore della Juventus ha poi concluso: “L’anno scorso ho parlato con Pep che mi voleva ma sono stato io a dirgli ‘questa è casa mia’ sto bene qui e mi sento a casa. Devo riconquistare il terreno perso con quell’anno a Milano ma questo è uno stimolo non una paura, tornare ad essere il simbolo della Juve per me è la cosa più eccitante che ci possa essere in questo momento della mia carriera”