Juventus-Inter: l’analisi della partita
Ci si è soffermato fin troppo sulla prestazione dell’arbitro Rizzoli con tv, giornali e social network che hanno bombardato le nostre menti tra video zoomati all’estremo, immagini che riprendono i falli in area in qualunque angolazione, interventi furenti e reazioni esagerate.
In molti si sono dimenticati che si è giocata anche una partita dove la Juventus ha vinto 1-0 grazie ad un eurogol di Cuadrado e i giocatori dell’Inter non hanno fatto la parte degli spettatori non paganti dimostrando che possono tenere testa a chiunque ma la strada per superare la capolista bianconera è ancora lunga.
La Juventus è ultimamente famosa nel chiudere subito la gara.
Tempo un quarto d’ora e rifila 2-3 reti che tagliano le gambe agli avversari.
Pioli ha previsto questo inizio arrembante e ha adottato una soluzione insolita che ha dato i suoi frutti: prove convincenti di Medel centrale difensivo e di Murillo terzino dove, nel primo tempo, si sono rivelati efficaci e non hanno permesso agli uomini di Allegri di partire a razzo nei minuti iniziali.
Ci ha messo lo zampino anche un pizzico di fortuna e un super Handanovic ma questo non oscura le prestazioni di Medel e Murillo.
Prezioso anche il contributo di Gagliardini sia in fase difensiva che in quella offensiva.
L’ex Atalanta era l’elemento mancante per i nerazzurri, il collante tra difesa e centrocampo il quale era assente da anni.
L’ultimo che era abile a compiere questo lavoro era un certo Cambiasso.
Gli manca solo il gol.
Il 4-2-3-1 sta diventando l’arma vincente per ammazzare anche questo campionato per la Juventus con un Mandzukic di una generosità unica.
Prova di grande sacrificio dell’attaccante croato: pericoloso in avanti, determinante in difesa.
Allegri ha trovato un giocatore praticamente universale.
Il nuovo modulo è una gioia per Cuadrado: ha più chance di scendere in campo e può mostrare tutte le sue potenzialità.
Il gol è stata un ulteriore gioia.
Dybala e Higuain, invece, il gol non l’hanno trovato, si sono avvicinati ma non è mancato il loro apporto.
Il duo argentino è utile anche quando non buca la rete.
Cosa è mancato all’Inter?
Icardi.
Ci si aspettava una gara di alto livello dall’attaccante argentino, invece gira a vuoto e si nasconde tra Bonucci e Chiellini.
Anche l’atteggiamento nel secondo tempo ha portato i nerazzurri a perdere dopo 7 turni e stride con quanto visto nella prima frazione.
L’Inter gioca con poca lucidità rendendosi raramente pericolosa dalle parti di Buffon.
Per i bianconeri è stato semplice gestire il vantaggio.
Deludono Candreva e Brozovic che Pioli ha prontamente sostituito dopo 10 minuti dall’inizio della ripresa.
L’ex esterno laziale è apparso timido e impreciso nei cross, suo marchio di fabbrica.
In questa partita, l’Inter doveva dimostrare che aveva i mezzi per raggiungere la qualificazione in Champions ma manca ancora qualcosa per arrivare alla Roma e al Napoli.
La Juventus si è confermata la solita corazzata nel suo stadio.
Gruppo concentrato e coeso dove ognuno sa quello che deve fare e giocano con la giusta cattiveria, quella cattiveria che sarà molto in Europa tra un paio di settimane.