
L’argomento Gonzalo Higuain tiene banco in casa Juventus, con l’attaccante argentino che non vorrebbe rientrare in Italia nonostante il campionato si appresti a ripartire.
Una situazione sicuramente scomoda sia per il calciatore che per la società, alle prese già con un momento già di per sè molto complicato a livello organizzativo.
Higuain, intervistato da Marca, è tornato a parlare però di alcuni momenti molto significativi della sua carriera.
Su tutti il passaggio dal Napoli alla Juventus, con le tutte le conseguenze che ci sono state, e la finale persa nel Mondiale 2014 contro la Germania, con le pesanti critiche subite in patria.
“Sempre mi sono affezionato alle tifoserie e alle città. Quando lasciai Madrid, il Bernabeu mi fece emozionare. Mi è successo anche a Napoli, sebbene la relazione con De Laurentiis fosse inesistente. Il suo modo di pensare non è il mio e fu proprio lui a portarmi alla scelta di andare alla Juve. Non volevo stare un minuto di più in una società dove c’era lui. Quando andai al Milan, invece, fu la Juve a darmi una ‘pedata’: arrivò Cristiano Ronaldo e mi dissero che volevano salire di livello, quindi mi mandarono via. Non lo chiesi di certo io di cambiare squadra”.
“Dopo il Mondiale mi rifugiavo in casa e non uscivo in strada per paura di quello che potevano dirmi. Mia madre soffrì tantissimo e sì, sono stato al punto di dire basta, ma alla fine fu proprio mia mamma a farmi cambiare idea. Per lei avrei smesso, perché la amo più del calcio, ma mia madre mi disse che mai avrebbe accettato che io lasciassi il pallone per lei”.