
Paolo Gozzi, difensore della Juventus Under 23, si è fatto conoscere lo scorso anno grazie alla gara contro la Spal dove esordì titolare con la maglia della Juventus.
Una prima volta, nel massimo campionato italiano, che sicuramente non può essere dimenticata per il giovane difensore.
Ai microfoni di Tuttosport si è raccontato partendo da quell’esordio in Serie A indimenticabile.
Gozzi e l’esordio con la Juventus

“All’inizio ero teso, poi mi sono sciolto ed è stata una giornata perfetta, nonostante la sconfitta che comunque non faceva male. Mi avevano aiutato tanto Moise (Kean, ndr), Bonucci, Bernardeschi, che mi avevano raccontato i loro esordi, dicendomi di stare tranquillo. Mister Allegri, è stato bravissimo a farmi sentire fiducia. E anche Barzagli, un modello di sicurezza e una persona straordinaria“.
Cosa ruberebbe ai compagni e l’idolo Umtiti

Allenarsi con la Juventus dà la possibilità di vedere all’opera grandi campioni a cui Gozzi vorrebbe rubare qualche “trucco del mestiere” anche se il suo idolo gioca nel Barcellona e risponde al nome di Samuel Umtiti: “A Chiellini ruberei l’attenzione, la concentrazione. A Bonucci la visione di gioco e il lancio. A De Ligt la forza, la struttura fisica. A Demiral la cattiveria, l’aggressività. A Rugani la disciplina. Da bambino il mio preferito era Ronaldinho. Il modello è Samuel Umtiti: ultimamente ha avuto problemi fisici, ma mi piace tanto”.
Cristiano Ronaldo

“Mi ha fatto impressione per il fisico, per la fame, l’attenzione in allenamento, l’umiltà. Magari pensi che sia altezzoso invece è alla mano. Marcarlo è dura perché gioca sulla linea e quando sembra disinteressarsi del pallone è il momento in cui scatta. Poi tira con tutti e due i piedi e di testa ti prende sempre il tempo“.