
Altra delusione totale in casa Juventus e altra eliminazione agli ottavi di finale, stavolta per merito del Porto. Dopo il Lione, i bianconeri cedono il passo anche i portoghesi. Due eliminazioni in due anni con due avversari ( con tutto rispetto) non di certo irresistibili.
Delude Cristiano Ronaldo, abulico, nervoso e totalmente inconcludente. Da quando la Juventus ha acquistato CR7 non ha mai superato i quarti di finale di Champions League. Nessun processo al portoghese, ma giusto sottolineare le statistiche e i dati di fatto.
100 milioni di euro per il cartellino, 31 milioni di euro netti d’ingaggio: sforzo economico che, obiettivamente, non ha ripagato sul campo. Inutile puntare il dito sul singolo, anche perchè non avrebbe senso mettere in discussione le potenzialità di Ronaldo, ma potrebbe aver senso discutere “Ronaldo all’interno della Juventus”.
Ronaldo, solista e accentratore, ha distrutto il concetto di squadra
Come detto, la Juventus ha scelto di investire sull’affare Cristiano Ronaldo sperando di voltare pagina in Champions League, migliorando il suo recente percorso degli ultimi anni.
Dati alla mano, però, il processo di crescita, con CR7 in squadra, è oggettivamente peggiorato e non migliorato. Con Ronaldo la Juventus ha smesso di essere squadra. Il portoghese non ha mai mostrato vero attaccamento ai colori bianconeri e non ha mai mostrato la sua leadership, anzi, in più di una circostanza ha colto l’occasione per mostrare e mettere in evidenza atteggiamenti poco consoni al concetto di leader, del tipo: allargare costantemente le braccia nei confronti dei suoi compagni, scuotere la testa e sbuffare.
Ripetiamo, nessun processo al fenomeno portoghese, ma è giusto parlare dei risultato e dei dati di fatto: la Juventus ha ottenuto maggiori risultati prima dell’arrivo di Ronaldo, ed è chiaro che i tifosi si chiedano: “Ha senso strapagare un fenomeno per ottenere risultati uguali o addirittura peggiori?“. Appuntamento alla prossima sessione di calciomercato estiva.