Juventus, fiducia a Fagioli: nessuno aspetta, vedi il Bayern con Musiala

www.imagephotoagnecy.it

SCARICA GRATIS l'App di FantaMaster e crea la tua Lega di Fantacalcio!

Nicolò Fagioli titolare per sopperire alla mancanza di Arthur, attualmente fermo ai box per infortunio. Potrebbe essere questo il piano di Pirlo, sia in chiave presente, sia in ottica futura.

Fagioli, classe 2001, quando chiamato in causa in questa prima parte di stagione, ha già mostrato sprazzi di classe, personalità e assolute qualità. Pirlo, dal canto suo, ha confermato la possibilità che il giovane centrocampista dell’Under 23 possa vestire i pani di regista in attesa del ritorno di Arthur.

Cosa manca nella mentalità e nelle idee del calcio italiano? Servirebbe maggior coraggio nel dare fiducia immediata ai giovani di talento. Perchè Fagioli (2001), con la Juve in piena emergenza, non riesce a trovar spazio con continuità, mentre il Bayern Monaco non ha problemi nel mandare in campo Musiala (2003) in un ottavo d’andata di Champions League? Forse, per il bene del calcio italiano, dovremmo iniziare a interrogarci su queste differenze.

Fagioli titolare nella Juventus di Pirlo: è lui il sostituto ideale di Arthur

Tempi di gioco, geometrie e talento: Fagioli potrebbe ricoprire alla perfezione il ruolo di regista, in attesa del recupero di Arthur. Anche Allegri, qualche anno fa, spese parole d’elogio per il giovane centrocampista bianconero: “E’ bello vederlo giocare”.

Pirlo valuterà il da farsi, ma la sensazione è che il tecnico della Juventus potrebbe puntare fin da subito sul gioiellino bianconero. Responsabilizzare i giovani e puntare a una rinascita totale del calcio italiano: questo il messaggio che la Juve potrebbe lanciare in vista del presente e del futuro, soprattutto per rispondere alla mentalità delle dirette rivali europee.

Fagioli titolare nella Juventus, altro tassello dopo l’esordio e la conferma di Frabotta in prima squadra: la nuova direzione della Juventus, come detto, potrebbe essere proprio questa, ovvero quella di dare fiducia ai propri giovani dell’Under 23. Un modo per cercare di rivitalizzare il talento del calcio italiano e un modo, anche, per ridimensionare il tetto ingaggi dopo un anno di assoluta emergenza a causa della pandemia.