
“Sono un ragazzo ambizioso che vuole sempre competere ai massimi livelli. Ma sto anche imparando da questo momento difficile in cui le cose non vanno come speravo”. Così dalla Germania l’ex centrocampista del Liverpool sul delicato momento che sta vivendo in casa bianconera. Emre Can contro la Juventus in quella che ormai è una sfida a distanza tra il giocatore che vorrebbe più spazio e invece si ritrova (quasi) ai margini di una rosa competitiva ed escluso dalla lista di giocatori convocabili e utilizzabili in Champions League. Giovane e con un futuro assicurato si aspettava di essere centrale nel progetto della Juventus, ma l’avvento di Sarri ha cambiato le sue possibilità rispetto ad Allegri. Intervistato dal quotidiano sportivo tedesco Kicker ha dichiarato: “Ho giocato una sola partita dall’inizio, quindi non sono contento. Ma resterò forte e continuerò a lavorare su me stesso. Nel calcio possono sempre succedere molte cose“.
Emre Can contro la Juve per il poco minutaggio concessogli fin qui, è vero, ma il tedesco sa anche quanto sia importante la cultura del lavoro nel mondo del calcio: “I giovani talenti? E’ un peccato come certi ragazzi gestiscano il proprio talento. Non riesco a capirli: hanno l’occasione della vita, allenandosi con i professionisti, ma alcuni hanno un linguaggio del corpo che mi fa arrabbiare. Alla Juve vado spesso da questi ragazzi e parlo con loro per cercare di evidenziare quali occasioni gli si aprirebbero dando il massimo. Alcuni però non lo capiscono. Forse il problema riguarda gli stipendi, che ormai sono alti anche per i giovanissimi. Se a quell’età già guadagni tanto è possibile che poi non si abbia la giusta fame. Ho avuto la fortuna di avere un mentore come Jupp Heynckes che mi urlava contro e mi stimolava, per ore mi allenavo sui passaggi. All’epoca non capivo, ora so che era giusto… sono un ragazzo ambizioso, voglio confrontarmi sempre ai massimi livelli”.