Juventus, mistero Arthur: ecco perchè Pirlo continua a bocciarlo

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Il passaggio di Arthur alla Juventus continua a rappresentare un enorme punto interrogativo dal punto di vista tecnico-tattico. Qual è il vero ruolo del brasiliano? Perchè Pirlo continua a bocciarlo?

La sensazione, come spiegato dallo stesso tecnico bianconero, è che Arthur non sia ancora al 100% della condizione fisica. Non solo, il centrocampista brasiliano avrà bisogno di tempo per immagazzinare i piani tattici del calcio italiano, totalmente differenti da quello spagnolo.

Pirlo cercherà di inserire Arthur con moderazione e con le giuste misure, un modo per cercare di non “bruciarlo” e di non caricarlo di troppe responsabilità e pressioni.

Arthur-Juventus, i numeri di inizio stagione e il parallelo con Rabiot e Bentancur

7 presenze e 429 minuti giocati i numeri dell’ex Barcellona in questo inizio di stagione, ma occhio anche alla fase d’interdizione: 37 duelli in mezzo al campo, 22 vinti e 15 persi. Insomma non solo qualità, ma anche tanta quantità.

Rapportando i numeri del volante brasiliano con Rabiot, per esempio, possiamo notare come il centrocampista francese perda molti più palloni in mezzo al campo (31) con una fase difensiva macchiata anche da troppi falli (12). Dunque, perchè Pirlo preferisce spesso il francese ad Arthur?

Altro spunto arriva dai numeri di Bentancur, spesso preferito al brasiliano: 41 duelli totali di curi 21 vinti e 19 persi. Insomma, numeri in totale equilibrio con Arthur. Numeri che non chiariscono i reali motivi della bocciatura dell’ex blaugrana.

Arthur alla Juventus, bocciarlo o dargli continuità?

La domanda sorge spontanea: per far adattare un giocatore a un nuovo campionato e contesto tattico (pagato 80 milioni di euro) è giusto non farlo giocare con continuità?

E’ chiaro e lampante che Arthur sia l’unico giocatore del centrocampo bianconero abile tecnicamente e con grandi doti di palleggio, ed è proprio per questo che il mistero della sua poca continuità in campo continua a far discutere.