
A Firenze indimenticabile Joaquin: dopo ogni gol quasi sempre, sotto la Fiesole, pronta l’esultanza del torero. Non un semplice modo di festeggiare, ma una vera e propria passione, come ha rivelato il calciatore spagnolo del Betis Siviglia, in un’intervista ad “AS”. Ecco cosa ha detto sul suo futuro:
“Ho fatto di tutto per diventare torero da piccolo. Mi iscrissi alla scuola di corrida di El Puerto e quando mia madre vide che stava diventando una cosa seria, disse a mio padre di iscrivermi al calcio, perché lei soffriva molto. Grazie al calcio sono stato in grado di imparare di più sul mondo della corrida.
Una volta smesso con il calcio vorrei realizzare questo sogno: diventare torero, anche se è molto difficile. Mi piacerebbe entrare in questo mondo, sempre nel rispetto di una professione molto delicata e dare il mio contributo benefico a tutte le persone di quel mondo”.