
L’Italia di Roberto Mancini sta nascendo e si sta conquistando sempre più credibilità internazionale dopo la debacle Mondiali. In una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport Roberto Mancini, ct della nostra Nazionale, ha parlato dell’importanza di questa crescita che spera ci possa portare a vincere gli Europei e magari anche i Mondiali. Tanta convinzione e voglia di fare bene e di guaradre ai giovani talenti del futuro come Zaniolo. Anche un pensiero alla sua ex squadra, l’Inter, che Conte cambierà tanto e proverà a raggiungere quello Scudetto che manca da 9 anni in casa nerazzurra.
OBIETTIVI EUROPEI E MONDIALI – “Dobbiamo fare dei punti per migliorare ulteriormente il ranking. Abbiamo un anno, prima dell’Europeo, in cui dobbiamo cercare di migliorare molto. In questi dodici mesi possiamo poi trovare qualcuno che ancora non è venuto fuori. Capita spesso. Sono contento per come i ragazzi si comportano, per quello che fanno. Sono contenti quando vengono in Nazionale, si divertono, e questo è molto importante. Il mio programma è vincere gli Europei e vincere i Mondiali. Non so se le altre Nazionali sono d’accordo. Però il nostro pensiero comune è questo. Anche perché l’Italia non vince gli Europei dal ’68, è ora di farlo. Forse solo la Francia è un po’ più avanti perché è una squadra giovane, è campione del mondo. Però le altre stanno ricostruendo. Per questo non dobbiamo precluderci nessun obiettivo. Si può, nulla ce lo proibisce”.
ZANIOLO – “Lui sta conoscendo una pressione eccessiva hanno persino iniziato a paragonarlo a Totti, che non c’entra proprio niente. Lui, anche per il ruolo, è totalmente diverso. Poi a lui è capitato tutto così all’improvviso. Non aveva mai giocato in serie B, tantomeno in serie A. Il suo talento gli ha fatto fare il salto, all’improvviso. Perciò è stato normale che negli ultimi mesi avesse un calo, sia fisico che psicologico. Roma non è una città semplice dove giocare. Però lui ha qualità e in sei mesi è migliorato. Dalla prima volta che l’ho chiamato a Coverciano è un altro giocatore”.
INTER E CONTE – “L’Inter può fare qualsiasi cosa può battere squadre più forti e perdere con le squadre più deboli. Io ho avuto giocatori bravi. Alla fine, se hai giocatori bravi, il compito è quello di riuscire a metterli insieme il più velocemente possibile e dargli le motivazioni giuste. Penso che Conte possa farcela, perché adesso mi sembra che anche la società si sia assestata, che si vada nella direzione giusta. Non è semplice secondo me trovare giocatori che facciano fare il salto di qualità. Non è semplice visto che li prendono tutti Real Madrid, Barcellona, Manchester United”.
L’intervista completa sulla Gazzetta dello Sport in edicola oggi