
Mino Raiola, il noto procuratore, ha rilasciato una lunga intervista a La Repubblica. In particolare, ha spiegato il mancato approdo di Haaland alla Juve, ma non solo. Il ritorno di Ibra, l’addio di Kean, il caso Pogba… ed infine una battuta sulle due milanesi:
RITORNO IBRA – “Il suo ritorno sarà come l’ultimo tour dei Queen, non potevo permettere che Los Angeles fosse il suo ultimo palcoscenico. Sono contento che possa esserlo San Siro. Zlatan è tornato per divertirsi e far divertire. Se mi ha convinto? Litighiamo ogni volta per cambiare squadra, se credessi di aver scelto io le sue destinazioni sarei uno stupido.”
HAALAND-JUVE – “De Ligt l’ho portato volentieri in Italia perchè per un difensore è come venire a prendere la laurea. Ma si parla del capitano dell’Olanda già da due anni, un giocatore formato e non un talento da coltivare. Gli italiani non sanno valorizzare i propri talenti, figurati quelli degli altri. A me capita di incontrare osservatori italiani che gridano al miracolo se vedono un 2001 forte. Allora gli dico: ma che ve ne fate, se poi non lo fate giocare”.
KEAN – “Non l’avrei portato in Premier se non parlasse perfettamente inglese, perché è ben raro che un ragazzo italiano si adatti all’estero: chiediamoci perché Spagna e Francia continuano a esportare giocatori e noi no. Ma se l’avessi lasciato alla Juve me l’avrebbero fatto giocare in serie C“.
POGBA-UNITED – “In quella squadra adesso potrebbero rovinare anche Pelè, Maradona o Maldini. Non ci porterei più nessuno là, Paul ha bisogno di una società e di una squadra come era prima alla Juve”.
INTER-MILAN – “Non mi fidavo dell’Inter di Thohir e non mi fidavo del Milan, ditemi se non avevo ragione. Donnarumma volevo portarlo via per un motivo e dovrebbero chiedermi scusa, dire che avevo ragione. Il mio scopo è quello di massimizzare la carriera dei miei giocatori, penso come se fossero figli miei.”
DE LIGT – “Vi ho portato De Ligt, che volevano tutti. Tutti. Ma lui vuole diventare il miglior difensore centrale al mondo e allora mi fa: ‘Mino, io devo andare all’Harvard della difesa, al Mit dei difensori‘. Perciò abbiamo scelto la Juve: per prendere la laurea”.