
Un’intervista importante per tornare in clima campionato. L’Inter di Conte prende forma e uno dei suoi giocatori più attesi è chiamato a fare il punto della situazione. Dopo l’ultima stagione all’Atletico Madrid, Diego Godin cerca la conferma in Serie A. Il difensore uruguaiano ha concesso un’intervista a La Gazzetta dello Sport. Ecco le parole di Godin sull’Inter e non solo: il capitano dell’Uruguay ha parlato di Conte, della scelta dei nerazzurri, dell’offerta della Juventus e di Simeone.
SCELTA INTER – “Ho scelto l’Inter perché i sono fatti vivi per primi e nettamente con più decisione rispetto ad altri club. Mi hanno illustrato il progetto: è ambizioso, come me. E mi piaceva l’idea di farne parte e di poter aiutare l’Inter a realizzarlo”.
CONTE – “Mi ricorda moltissimo Simeone. Vivono il calcio con la stessa passione, sono attenti ai dettagli, tirano fuori il massimo dai ragazzi che allenano. Conte in particolare mi sembra un tipo molto concreto: sa quel che vuole, va dritto al punto, per un giocatore è l’ideale”.
SIMEONE – “Dell’Inter mi ha parlato molto, è la verità. Ci siamo confrontati, mi ha detto che era la squadra più grande che aveva mai conosciuto, con tifosi passionali. Diego è un grande. Ha seguito un’idea di gioco e di cultura che ha permesso all’Atletico di lottare con Barça e Real Madrid. Era una via obbligatoria, l’unica possibile per competere contro di loro. Se avessimo fatto il loro stesso calcio, non avremmo mai tenuto testa”.
OFFERTA JUVE – “Sì, c’era stata la Juve che mi voleva, il Manchester United, in passato pure il City. Ma in quel momento avevo un contratto in vigore con l’Atletico, non pensavo di andar via. Stavolta è stato differente, ero in scadenza. Ma posso dire che nessun club mi aveva convinto come è riuscita a fare l’Inter. Non so quanto siamo vicini. Per lottare con di loro dovremo capire che non basterà far bene solo lo scontro diretto. La sfida con la Juve è importante tanto quanto le altre partite”.
DIFESA MIGLIORE D’EUROPA – “È un onore che si pensi questo. Ho conosciuto da poco i miei compagni. Ma già l’anno scorso ho visto molte partite di De Vrij e di Skriniar, sono spettacolari, ma lo penso pure di D’Ambrosio. Sono io che dovrò adattarmi rapidamente alla squadra: in un ruolo come il mio, l’empatia con i compagni di reparto è fondamentale, ci dev’essere affinità”.
DE LIGT – “Il prezzo lo fa il mercato attuale, non dipende mica dal ragazzo. E’ un giovane, per l’età che ha ha mostrato grande personalità. E’ sicuramente un buon giocatore. Da qui a dire che possa diventare un top, lo dirà il tempo”.
COLPI DI TESTA E GOL – “Non faccio allenamenti particolari, mi concentro ovviamente sulla forza e sull’esplosività. In difesa mi aiuta il grande timing (tempismo, ndr) che ho sulla palla. In attacco invece devi essere aggressivo, in area avversaria devi andare solo con l’obiettivo di far gol. Ne farò anche qui. E, poi, certo devi avere un feeling con chi fa il cross.”