
Un’intervista esclusiva a La Gazzetta dello Sport, le rondinelle sono pronte per l’inizio del campionato. Il Brescia di Corini, dopo la promozione in A, sta prendendo forma e non ha intenzione di recitare il ruolo dell’ultima arrivata. L’allenatore delinea i prossimi obiettivi. Ecco le parole di Eugenio Corini sul Brescia e non solo: si è parlato di Tonali, dell’attacco… Tanti i messaggi per i fantallenatori, in vista dell’asta imminente. Altri elementi della conversazione il modulo e i nuovi acquisti, oltre qualche considerazione sul presidente Cellino.
PORTIERE TITOLARE – “Joronen è stato segnalato dal presidente, la trattativa è andata per le lunghe, ma ora ci sono tre portieri di ottimo livello: lui, Alfonso e Andrenacci. Gerarchie decise? Ci sto lavorando, in Coppa Italia saprete chi è titolare”.
TONALI – “Atleticamente è più forte di me, ha personalità, ha saputo reggere l’impatto con la prima squadra e si è meritato la A. Ricorda De Rossi, uomo squadra che sa difendere”.
MODULO – “Giocheremo come in Serie B? Certo, puntando sul 4-3-1-2. Bisogna imporsi con la mentalità e l’idea di gioco che abbiamo costruito finora. In questa squadra pochi conoscono la A”.
NUOVI ACQUISTI – “Ayè ha caratteristiche adatte al nostro gioco e 18 gol nella B francese non sono pochi. Chancellor è reduce dalla Coppa America, è forte fisicamente ma sa anche toccare la palla con i piedi come voglio che facciano i difensori quando impostano”.
ACCOSTAMENTO ALL’ATALANTA – “Ora dobbiamo consolidare la categoria. L’Atalanta? Il paragone non regge, dobbiamo fare un passo alla volta proprio come l’Atalanta in questi anni. La nostra Champions è la salvezza”.
