
Rocco Commisso, presidente della Fiorentina, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport. Tanti i tempi affrontati dal numero uno viola: dalla ripresa del campionato alla questione del nuovo stadio, passando per il mercato e il futuro di Federico Chiesa. Queste le sue dichiarazioni:
“Mi piacerebbe potesse ripartire a maggio, perché vorrebbe dire che l’emergenza è finita, ma non saprei, non credo. Nessuno può dire cosa succederà tra due settimane, un mese. Se poi si ammala un altro giocatore, cosa facciamo? L’importante è non compromettere anche la prossima stagione. Noi abbiamo parlato dei nostri tesserati contagiati, ma gli altri?”.
STADIO – “Lo stadio produce ricavi a lungo termine, non voglio fare i soldi domani. Io voglio investire. Le infrastrutture servono a stabilizzare nel tempo le società. Questa legge non riguarda solo me, ma tutti gli imprenditori, e i prossimi trent’anni. Noi stiamo lavorando per trovare un’alternativa al Franchi. Per questo speriamo di avere una nuova legge. Senza infrastrutture, non c’è crescita. Non possiamo pensare di competere con i grandi club europei”.
Intervista Commisso: tra mercato e Federico Chiesa

FUTURO – “Datemi tempo. Con la mano destra lavoro per le infrastrutture, con la sinistra lavoro per creare una squadra importante. Non voglio metterci dieci anni per vincere, non aspetto lo stadio. Non voglio fare della Fiorentina la Principessa delle squadre che lottano per salvarsi. Io voglio farne la Principessa delle sette sorelle. Mercato? Ora non guardo all’estate. Ma certo, guardiamo quello di cui c’è bisogno. Chi vuole andare via, chi vuole restare e chi dobbiamo prendere. Voglio investire”.
CHIESA – “Non possiamo incontrarlo adesso perchè c’è il virus di mezzo. Avere un contratto nuovo è importante per noi e per lui.”