
Kevin-Prince Boateng si è raccontato al Corriere della Sera, rivelando un retroscena sul suo arrivo a Firenze, ma non solo: “Stavo per avviare una conference call con l’Eintracht quando Pradè chiama il mio procuratore e dopo cinque minuti mi dice ‘Ti amo’… Ribery? Davanti alle critiche non si nasconde, ha le palle. Chiesa? Nulla è impossibile, potrebbe restare ancora, ma se vorrà compiere un altro passo la società dovrà tenerne conto”.
Sull’esperienza al Barcellona: “Mi sono messo a lavorare in silenzio e mi hanno chiamato. Posso dire di aver giocato nel club più importante al mondo”.