Il medico del Parma: “Inglese e Sepe: la verità sul rientro. Ecco come stanno”

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Il Responsabile Sanitario del Parma Calcio 1913, il Dott. Paolo Manetti ha voluto fare il punto della situazione in casa ducale. I temi caldi l’infortunio di Inglese e il rientro di Sepe. Queste le sue parole ai canali ufficiali del club:

“Il tempo ci ha permesso di continuare a lavorare agli infortuni quelli più grossi, quello di Roberto Inglese in particolar modo: anche col lockdown dell’Italia abbiamo trovato il modo di continuare quotidianamente una fisioterapia che Roberto con grande dedizione, impegno e forza di volontà ha portato avanti.

Stiamo raccogliendo adesso i risultati. Era un infortunio grave ed importante, dove il tendine forse più importante del corpo umano – quello dei flessori della parte posteriore della coscia – si era lesionato proprio all’inserzione del passaggio muscolo-tendine.

L’intervento perfettamente riuscito in Finlandia dal Dott. Lempainen ha permesso di ricostruire la continuità anatomica. I tempi previsti erano di cinque mesi e ci siamo quasi, siamo in contatto quasi quotidiano con il Professore col quale ci interscambiamo i risultati di alcuni test funzionali che stiamo facendo e l’obiettivo è quello di far rientrare in gruppo il ragazzo dalla settimana prossima, che ritroverà gradualmente la condizione migliore. 

Più che una settimana più o una meno, si tratta di aver ricostruito l’integrità del calciatore che potrà proseguire a fare il proprio lavoro e questo, principalmente, va merito alla forza di volontà del ragazzo e alla perizia del chirurgo che ha rimediato il problema specifico“.

Infortunio Inglese, ma non solo: ecco il punto su Luigi Sepe

“L’altro grave infortunio era stato quello di Luigi Sepe, una rottura completa di un tendine degli adduttori. In questo caso abbiamo fatto una scelta conservativa che ha pagato perché il ragazzo è completamente recuperato, si allena col gruppo e sta svolgendo normalmente tutte le funzioni

Il gruppo si sta ricompattando, alcuni di noi hanno vissuto in maniera diretta il periodo del Covid avendo sintomi sostanzialmente tutti leggeri: nessuno è stato grave e sotto questo punto di vista siamo stati fortunati. La difficoltà del momento è stata quella di non aver avuto, a suo tempo, la possibilità di utilizzare i tamponi anche a chi aveva sintomi più leggeri per capire com’era la situazione.

Ma in quel momento di emergenza erano dedicati a differenziare i sintomi gravi, a chi doveva andare in rianimazione oppure no. Adesso di tamponi ne facciamo anche fin troppi, non abbiamo più nessun positivo né tra lo staff né tra i calciatori. Abbiamo superato questa fase difficile e siamo pronti ad affrontare la parte finale del campionato“.