Inchiesta plusvalenze, oltre alla Juventus trema anche un’altra big

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L’inchiesta portata avanti dalla Procura riguardante le 42 operazioni di mercato effettuate dal 2018 al 2021 dalla Juventus (comprese quindi le tante plusvalenze tese a far respirare il bilancio) fa tremare l’intera Serie A. L’indagine infatti, stando a quanto riportato dall’edizione odierna de il Messaggero, con tutta probabilità nei prossimi giorni coinvolgerà altre squadre.

In particolare, trema il Napoli finito sotto la lente d’ingrandimento a causa dell’acquisto di Victor Osimhen. L’operazione, come noto, venne conclusa nel settembre 2020: al Lille andarono 50 milioni ed altri 20 sotto forma dei cartellini del portiere Orestis Karnezis e dei tre Primavera Manzi, Liguori e Palmieri. Peccato però che si tratti di elementi mai utilizzati e già rientrati in Italia (giocano in Serie C e D).

Ulteriori sviluppi sono attesi nei prossimi giorni. Nel frattempo, resta sotto torchio la Juventus: nella giornata di ieri il direttore sportivo bianconero Federico Cherubini è stato ascoltato dai magistrati e dalla guardia di finanza per 10 ore in qualità di persona informata dei fatti. Nelle prossime ore ad essere convocati saranno il presidente Andrea Agnelli ed il suo vice Pavel Nedved, ai quali viene contestato il reato di falso in bilancio.

Inchiesta Juventus, i dirigenti ascoltati dalla Guardia di Finanza

Gli interrogatori scatteranno a breve. Nel frattempo le fiamme gialle hanno effettuato un blitz nel centro sportivo della Continassa sequestrando computer, fatture, mandati a procuratori e diverso altro materiale. Perquisiti pure gli uffici degli indagati la cui lista, oltre ad Agnelli e Nedved, comprende Fabio Paratici, Marco Re, Stefano Bertola e Stefano Cerrato. La Juventus, sulla vicenda, ha diramato un comunicato stampa in cui si dichiara pronta a collaborare con gli organi inquirenti al fine di chiarire la vicenda. 

“Come doveroso, Juventus sta collaborando con gli inquirenti e con la Consob e confida di chiarire ogni aspetto di interesse degli stessi, ritenendo di aver operato nel rispetto delle leggi e delle norme che disciplinano la redazione delle relazioni finanziarie, in conformità ai principi contabili e in linea con la prassi internazionale della football industrye le condizioni di mercato”.