
Igli Tare sarebbe socio occulto della proprietà di una società di scommesse in Albania. Questo è quanto emerge dall’inchiesta condotta dalla redazione di Report, trasmissione che va in onda ogni lunedì sera su Raitre.
A svelare il tutto è stato un informatore, raggiunto in esclusiva dai giornalisti Rai: “C’è stata una grande alleanza nel nome del calcio. La famiglia Martiradonna, il clan Capriati, i siciliani Santapaola e alcune cosche calabresi si sono messi insieme per gestire il calcioscommesse, mandare i soldi nei paradisi fiscali e acquistare una società albanese“.
Si tratta della Top Bast, una società con oltre 400 agenzie già avviate, che ufficialmente sarebbe intestata a tale Ermal Barjami. Ma secondo un’informativa ottenuta da Report, i proprietari occulti sarebbero Igli Tare e il fratello Genti Tare.
Tare e le scommesse, nessuna sanzione
Quest’ultimo non è solo fratello del direttore sportivo della Lazio, ma anche e soprattutto console albanese in Turchia. Genti Tare avrebbe concesso un incontro agli esponenti che volevano acquistare la sua società.
Ci sarebbe stato uno scambio di mail ma non c’è stato l’accordo. Le regole sulle tasse in Albania ha reso poco conveniente agli esponenti della criminalità la gestione di quel genere di attività. Ma nel frattempo Genti Tare nega un coinvolgimento diretto, svelando di essere solo un mediatore.
Nessun provvedimento, però, nei confronti di Igli Tare che replica: “Le notizie riportate nell’informative sono false“. Il ds biancoceleste si dice estraneo ai fatti emersi e di non avere rapporti diretti o indiretti con la Top Bast. Tare inoltre sostiene che tali inchieste hanno solo l’obiettivo di gettare discredito nei suoi confronti da parte di terzi.