Inter, i dubbi di Conte sul futuro: “Vincere qui non è per tutti, ma Dio vede e provvede”

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Futuro Conte: è questo uno dei temi che tiene maggiormente banco in casa Inter, nonostante i festeggiamenti di questi ultimi giorni per la conquista del diciannovesimo scudetto della storia nerazzurra.

La situazione economica del club non è delle più floride e come dichiarato dallo stesso presidente Steven Zhang, la società va verso una politica di riduzione dei costi e quindi di possibile ridimensionamento anche sotto il profilo sportivo.

In questo senso il futuro di Conte diventa così più nebuloso, essendo l’allenatore sempre alla ricerca di una squadra competitiva per ambire sempre al massimo sia in campionato che in Champions League. A tal proposito, l’allenatore nerazzurro si è espresso così ai microfoni di Sky Sport.

“Non sono qui per parlare di futuro. Ribadisco un concetto: dobbiamo goderci questo Scudetto perché sappiamo quanto abbiamo lavorato e sofferto. Ci si ricorda la parte finale ma dietro c’è tanta sofferenza da parte di tutti. In due anni abbiamo ridato credibilità all’ambiente, al club. Dobbiamo goderci questo momento da qui fino alla fine. Poi Dio vede e provvede“.

“Sicuramente è stato un lavoro che ha dato tantissimo profitto, non solo dal punto di vista qualitativo perché tanti giocatori si sono valorizzati a livello di mercato, il valore è nettamente superiore a quello di quando sono arrivato, quindi l’investimento sul sottoscritto ha dato i suoi frutti. Da me i giocatori si aspettano uno che li porti a vincere, perché la mia storia è questa. Io porto aspettative e queste aspettative penso che siano state completate. In questo gruppo ci sono comunque tanti giocatori con grandi margini di miglioramento anche di mentalità ma ora sono vincenti. Sanno che tipo di percorso va fatto e che mentalità occorre. Da quando siamo andati in testa non abbiamo mollato niente e questa è la mentalità giusta. La vittoria deve entrare nel cervello e diventare un’ossessione, una droga”.

“Non traete certe conclusioni. Ho detto solo che in questi due anni ho dovuto mettere tutto me stesso per affrontare certe difficoltà che non conoscevo. Vincere all’Inter non è una cosa per tutti, questa cosa mi dà soddisfazione”.