
Il presidente del Frosinone Stirpe va all’attacco e non ci sta a un eventuale sospensione definitiva del campionato di Serie B.
Il club gialloblù è infatti in piena lotta per la promozione in Serie A e allo stato attuale delle cose si trova al terzo posto della classifica, a due punti dalla seconda posizione occupata dal Crotone.
Uno scenario che, in caso di conclusione anticipata e di assegnazione dei titoli sportivi al momento dell’interruzione, vedrebbe il Crotone promosso in Serie A e il Frosinone costretto a rimanere in Serie B.
Una possibilità che il presidente del Frosinone Stirpe non vuole neanche prendere in considerazione, minacciando di passare alle vie legali.
Frosinone, Stirpe: “Se il Crotone va in Serie A, passeremo alle vie legali”
Queste le parole di Maurizio Stirpe a Radio Punto Nuovo.
“Qualora il campionato dovesse essere interrotto e il Frosinone non salirà in A perché terzo in campionato, allora mi muoverò per vie legali. L’unica che può parlare di merito sportivo è il Benevento che ha 20 punti in più sulla seconda in classifica ed è virtualmente in A. Ovviamente vogliamo evitare qualsiasi problema giuridico, ma siccome ci sono parecchie ipotesi sul tavolo, non escludo di procedere per vie legali”.
Il presidente del club gialloblù si è poi espresso sulla possibilità di riprendere a porte chiuse e delle condizioni sanitarie necessarie per la ripartenza del campionato.
“Mi sembra ridicolo. Il calcio deve andare avanti nel modo giusto, come le attività produttive. Se non esistono le condizioni di sicurezza, che le porte siano chiuse o aperte cambia poco, è inutile iniziare il discorso. Completare la stagione a porte chiuse? Stiamo valutando questa possibilità. Per la ripresa le società devono fare i tamponi ed è assurdo per due motivi. Le società non sono strutturate per fare i tamponi e poi mi sembra assurdo che, se c’è la possibilità di fare i tamponi, vengano destinati ai giocatori e non alle persone che ne hanno veramente bisogno”.