Mourinho torna in Serie A: le 10 frasi più iconiche dello Special One

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Frasi Mourinho – Un ritorno inatteso, un po’ da tutti: addetti ai lavori e anche dagli stessi tifosi della Roma. Un regalo della nuova proprietà giallorossa targata Friedkin alla sua gente, un segnale forte che va in una solo direzione: ambizione.

Il ritorno di Josè Mourinho scalda già gli animi e preoccupa qualche calciatore della Roma che se ne era andato da Manchester per un rapporto non più idilliaco con l’allenatore portoghese. In Italia però il nome di Mourinho è storia. La storia scritta con l’Inter a cui ha regalato tanti trionfi e soprattutto lo storico Triplete nel 2010. Una storia scritta anche fuori dal campo.

Il talento comunicativo di Mourinho gli è riconosciuto da tutti: stimatori e detrattori. In Italia, probabilmente, abbiamo assistito ad alcune ‘perle’ comunicative dello Special One che hanno fatto il giro del mondo. E allora ripercorriamo la carriera di Mourinho in 10 frasi: le più iconiche e che lo hanno portato ad essere amato e odiato.

Mourinho, le 10 frasi più iconiche dello Special One

4 giugno 2008 – Conferenza di presentazione all’Inter

Mourinho si presenta ai cronisti italiano parlando un italiano più che fluente. A chi gli chiede come abbia fatto ad imparare la nostra lingua così velocemente risponde: “L’ho imparato presto perché sono intelligente”.

4 giugno 2008 – Conferenza di presentazione all’Inter

Sempre in quella famosa conferenza stampa un’altra perla destinata a passare alla storia: “Domanda: “Pensa che Lampard potrebbe trovarsi bene nel calcio italiano?”. Mourinho: “Perché mi chiedi di un giocatore del Chelsea?”. Domanda: “È un modo furbo di riproporre il tema che lei ha appena evitato”. Mourinho: “Sì, sììì… Ma io non sono pirla””.

15 settembre 2008 – Lo Monaco chi?

Replica all’ad del Catania, Pietro Lo Monaco, che aveva detto: “Mourinho? E’ da prendere a bastonate sui denti”

“Io conosco il monaco del Tibet, il Principato di Monaco, il Bayern Monaco, il Gran Prix di Monaco. Non ne conosco altri. Se questo Lo Monaco vuole essere conosciuto per parlare di me, mi deve pagare tanto. Io ho già degli sponsor che mi pagano per fare pubblicità”.

3 marzo 2009 – Zeru tituli

“A me non piace la prostituzione intellettuale, a me piace l’onestà intellettuale. Mi sembra che negli ultimi giorni ci sia una grandissima manipolazione intellettuale, un grande lavoro organizzato per cambiare l’opinione pubblica per un mondo che non è il mio.

Negli ultimi due giorni non si è parlato della Roma che ha grandissimi giocatori, ma che finirà la stagione con zero titoli. Non si è parlato del Milan che ha 11 punti meno di noi e chiuderà la stagione con zero titoli. Non si è parlato della Juve che ha conquistato tanti punti con errori arbitrali”.

3 marzo 2009 – Chi è il migliore?

Non sono il migliore del mondo, ma penso che nessuno sia meglio di me

2 aprile 2009 – Neanche Gesù piaceva a tutti

Mourinho ha da poco ricevuto la laurea “honoris causa” dalla Facoltà di Scienze Motorie dell’Università Tecnica di Lisbona.

“Solo uno tra ventuno non voleva darmi la laurea honoris causa, ma è normale: neanche Gesù piaceva a tutti”.

10 luglio 2009 – Mago Mou

Prima conferenza stampa della sua seconda stagione in nerazzurro: quella che, per intenderci, si concluderà con lo storico Triplete.

“Posso lavorare di più. Quello che invece non posso fare sono i miracoli: io non sono Merlino o Harry Potter“.

22 agosto 2009 – Il rumore dei nemici

“Ho espresso un’opinione da uomo libero in un Paese libero, e subito ho sentito il rumore dei nemici. Questo mi piace: ho parlato e ora sono tutti qui…”.

27 aprile 2011 – Por què?

Conferenza stampa post Real-Barcellona 0-2, semifinale d’andata di Champions League: “Se io dico a lei e alla Uefa quello che penso e quello che sento, la mia carriera finisce oggi. E siccome non posso dire quello che sento, ho solo una domanda. E spero, un giorno, di avere una risposta.

La domanda è: perché? Perché? Perché Ovrebo? Perché Busacca? Perché De Bleeckere? Perché Frisk? Perché Stark? Perché? Perché ad ogni semifinale accade sempre lo stesso? Perché Ovrebo da tre anni? Perché il Chelsea non è potuto andare in finale? Non so se è la pubblicità dell’Unicef, non so se è il potere del signore Villar all’interno della Uefa”.

8 aprile 2015 – Ci vuole c…

Ritorno dei quarti di finale Champions League, il Chelsea è appena volato in semifinale battendo 2-0 il Psg, risultato con cui ha ribaltato la sconfitta per 3-1 dell’andata: “Giornalista: “Entra Schurrle e segna. Entra Demba Ba e segna. Questo si chiama?”. Mourinho: “Culo!””.