Nel derby ha messo il turbo, è scattato in velocità e non lo ha preso nessuno. Correa corre velocissimo in campo e schizza in alto nelle preferenze dei tifosi biancocelesti. Contro la Roma è stato forse il migliore, i giallorossi non lo hanno mai preso e l’argentino ha piazzato un assist e si è procurato un rigore. Ma chi è Joaquin Correa?
La famiglia degli illusionisti di casa Lazio si è allargata: dopo il Mago Luis Alberto in estate è arrivato il “Tucumago” Correa. Un mix tra origini e colpi ad effetto. Arrivato per sostituire Felipe Anderson è stato inizialmente utilizzato a partita in corso da Inzaghi, he ha valorizzato le sue doti di spaccapartite. La partita andava male? No problem, c’è Correa. Questo l’Inzaghi-pensiero nei primi mesi della stagione.
Le prestazioni convincenti dell’argentino hanno spinto poi l’allenatore biancoceleste a concedergli sempre più spazio, fino a renderlo un elemento fondamentale dello scacchiere della Lazio. Dietro le spalle della punta o addirittura falso nove, Correa si sa muovere in ogni porzione di campo. E lo fa bene.
Lazio, chi è Correa?
Ha deciso partite e cambiato volto a gare che sembrano nate storte. Nel derby è partito dal primo minuto ed è risultato decisivo. Prima l’assist a Caicedo, poi il rigore procurato dopo aver sverniciato Fazio in velocità. Correa e Lazio, storia di un amore annunciato. Il motivo? Basta tornare alla partita d’esordio del Tucu. Maglia dell’Estudiantes, l’allenatore lo chiama e gli dice di entrare. A cedergli il posto fu Veron, altro idolo della tifoseria biancoceleste.
Correa è arrivato a Roma in estate dal Siviglia, dove non è riuscito a dimostrare tutto il suo potenziale. Eppure la squadra spagnola ci aveva puntato tanto dopo l’ottima stagione dell’argentino con la maglia della Sampdoria. Ci voleva il ritorno in Italia per rivedere Correa in grande spolvero. E ora la Lazio se lo gode, così come i suoi possessori al Fantacalcio.