
Tirare le somme. Quando una stagione di fantacalcio volge al termine è tempo di bilanci e valutazioni. Sia sulla propria fantarosa, ma anche sulle scelte fatte in sede d’asta: giuste, sbagliate oppure fortunose? Al di là di ogni scelta personale, spesso e volentieri a decidere per noi e per il nostro fantacalcio sono gli allenatori di Serie A. Da Allegri a Di Carlo tutti quanti, almeno una volta al mese, hanno cambiato qualcosa nella loro formazione all’ultimo secondo facendoci giocare in dieci e rovinandoci il week-end. Non capire che scelte fare al fantacalcio pur consultando mille probabili formazioni e leggendo tutti i consigli fantacalcio possibili e inimmaginabili, è snervante.
Partendo da questo presupposto abbiamo messo sotto esame tutti gli allenatori della Serie A scegliendo tra loro i cinque più ingiusti nei confronti del fantacalcio. Quelli che stravolgono all’ultimo con zero sensibilità nei confronti di noi “poveri” fantallenatori costretti a rovinarci il week-end pregando tutti i Santi del calendario che uno dei nostri giocatori entri in campo almeno 15′. E non importava dove fossimo: matrimoni, cresime, compleanni, centro commerciale con la ragazza, ufficio, imbottigliati nel traffico (ma con la radio accesa)… tanto tutti abbiamo continuato ad aggiornare il live sull’app di Fantamaster sperando di vedere entrare Dybala o Under anche solo per cinque minuti. Week-end buttati.
Non è giusto. E allora è venuto il momento di mettere sul banco degli imputati i diretti interessati. Come i dipendenti di Deliveroo hanno smascherato i Vip che non lasciano mai la mancia, noi renderemo giustizia a milioni di fantallenatori che hanno passato, in questa stagione, interi week-end chiusi in casa in ginocchio e davanti al televisore sperando che questo o quel giocatore entrasse e prendesse voto. Sui venti allenatori della Serie A ne abbiamo scelti cinque, i peggiori. Quelli che “giocano Tizio e Caio” e poi entrambi partivano dalla panchina. Il fantacalcio è una cosa seria e noi abbiamo il diritto di essere tutelati!

Fantacalcio, i cinque allenatori che ci hanno rovinato la stagione
Allegri (Juventus)

Probabilmente la Palma d’Oro di “distruttore di Sogni” dovrebbe andare a lui. Mai una volta che ci abbia segnalato la formazione giusta già in conferenza stampa. Cambi di modulo o giocatori lasciati in panchina senza preavviso. Dybala docet. Va bene la pretattica, ma almeno qualche indicazione chiara. Tra i cambi in attacco e a centrocampo non ci si è capito più nulla. Unica certezza? Se qualcuno sta male in difesa gioca De Sciglio! Ti prego Max: il prossimo anno abbi un po’ più di pietà verso noi fantallenatori… in fondo siamo colleghi!
Ancelotti (Napoli)

Con lui siamo indecisi se essere arrabbiati o giustificarlo. Il modulo difficilmente ha avuto variazioni importanti nel corso della stagione però al fantacalcio ha creato due problemi non da poco: il portiere e gli attaccanti. Meret o Ospina? No Karnezis. Ma che diavolo…?!?! Ma anche in attacco non ci ha lasciato spesso certezze: Milik quando stava bene era il titolare, ma di fianco lui non si sapeva mai se c’era Mertens o Insigne, poi Insigne era il titolare ma non era chiaro chi fosse il suo partner “numero 1” in attacco. Insomma anche Carletto non ci ha aiutati a scegliere la formazione titolare settimana dopo settimana.
Di Francesco (Roma)

Ventisei giornate da incubo. Non tanto per il rendimento della sua Roma (una stagione storta può capitare, ci mancherebbe), ma la formazione titolare non l’abbiamo mai capita. Attenuante degli infortuni concessa. In difesa le scelte erano quasi sempre le stesse: Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov il problema era in mezzo al campo e nel reparto offensivo. Tutti i centrocampisti e le ali hanno ruotato con la facilità di una mulino a vento (così come le idee nella nostra testa). Solo l’esplosione di Zaniolo ha limitato un po’ i danni… era una certezza nella sua formazione titolare. La ciliegina sulla torta? Il valzer delle punte: Dzeko e Schick.
De Zerbi (Sassuolo)

Se vogliamo utilizzare una parola per descrivere il Sassuolo di De Zerbi, calza a pennello il termine “camaleontico”. La sua formazione si adattava a seconda dell’avversario che aveva di fronte: il 4-3-3, suo modulo prediletto, poteva trasformarsi in 3-5-2, 3-4-3 oppure in un 4-4-2 cambiando, spesso e volentieri, gli interpreti. Non esistono titolari fissi per l’allenatore neroverde, tutti sono importanti e utili alla causa. Per i fantallenatori, schierare Babacar, Locatelli, Rogerio, Lirola e tanti altri diventava un rebus, entrare nella mente di De Zerbi e intuire le mosse era pressoché impossibile. A causa dei suoi cambi last minute, il rischio di restare in inferiorità numerica diventava realtà.
Prandelli (Genoa)

Da quando è arrivato ha avuto un modulo di riferimento, ma nemmeno troppo: la base era un 3-5-2 ma abbiamo visto anche un 4-4-2. Al di là di questo aspetto la sua gestione ha portato qualche dubbio al fantacalcio soprattutto in attacco: Kouamè davanti e dietro tutti quanti è stato un po’ il leitmotiv dell’allenatore ex Galatasaray. E a centrocampo? Un cambio, minimo, ogni giornata. Mal di testa al fantacalcio, ma almeno non è stato l’allenatore più complicato da decifrare.