
Faivre alla Roma – I suoi giorni al Brest sono ormai quasi giunti al termine. Ancora qualche giornata di campionato, poi per lui sarà tempo di sfogliare la margherita e decidere quale proposta in arrivo dalla Serie A accettare. Perché su Romain Faivre, infatti, ci sono tante altre squadre oltre al Milan (che già in estate aveva tentato di prenderlo).
Il talentuoso trequartista mancino classe 1998, stando alle indiscrezioni circolate negli ultimi giorni, è nel mirino sia dell’Inter che della Roma. Il motivo? Basta vedere i numeri registrati dal giocatore fino a questo momento: 5 gol e 5 assist in 13 apparizioni in Ligue 1, per un totale di 1.146 minuti trascorsi in campo. Dati che testimoniano quanto Faivre (titolare fisso nella squadra) sia cresciuto rispetto all’ultima stagione, conclusa con 6 reti e 5 passaggi vincenti.
I francesi, dal canto loro, vorrebbero tenerlo almeno fino a giugno per poi cercare di avviare un’asta al rialzo per il loro gioiello. L’agente del calciatore, invece, preme al fine di concretizzare la cessione già nella prossima sessione di mercato in modo tale da consentirgli di mettersi alla prova fin da subito in altri contesti più competitivi.
Faivre alla Roma, sfida lanciata all’Inter e al Milan
Per acquistarlo, in ogni caso, non basteranno 15 milioni (la stessa cifra messa sul piatto ad agosto dal Milan). Il club rossonero, dal canto suo, ha intenzione di tornare alla carica ma dovrà accelerare i tempi se vorrà bruciare la concorrenza dell’Inter e della Roma: i nerazzurri, al momento, stanno valutando l’opportunità di cedere Alexis Sanchez e reputano Faivre un ottimo sostituto mentre i giallorossi hanno la necessità di rendere più profonda la rosa a disposizione di José Mourinho (soprattutto a centrocampo e in attacco).
Ecco perché quello di Faivre, in grado di ricoprire diverse posizioni in campo, è un nome destinato a diventare bollente nelle prossime settimane. Il giocatore, nel frattempo, si sta preparando al grande salto. “Ho un preparatore atletico personale tre volte a settimana, un nutrizionista per mangiare sano, ma non cucino io. Infine un preparatore mentale per imparare a gestire meglio emozioni e pressione tipiche dei grandi club” le sue parole rilasciate di recente alla Gazzetta dello Sport.