
Età media Serie A – Il calcio è uno sport che non ha età: si inizia a giocare da piccoli, ma la passione può continuare fino a che le gambe reggono. Negli ultimi giorni Allegri ha parlato dell’età della maturazione, che coinciderebbe a 25 anni: esistono però casi di giocatori sbocciati dopo i 30, oppure di giovanissimi che dominano il calcio mondiale. A chi hai pensato, a Mbappé o Haaland?
Torniamo in Italia: il nostro Paese è stato spesso criticato per la poca fiducia nei giovani. Nel mondo del calcio, i nostri ragazzi hanno molto meno spazio rispetto a quelli di altre nazioni: nonostante ciò, abbiamo visto una generazione di giovani calciatori arrivare ad alzare la coppa degli Europei, sinonimo dei grandi talenti di cui possiamo godere adesso in Italia.
Discorso analogo in Serie A, dove molte società faticano a fidarsi dei giovani e preferiscono l'”usato sicuro”. Questa scelta è redditizia anche in ottica classifica? Nelle prossime righe analizzeremo il rendimento delle squadre che in questo inizio di campionato hanno scelto di puntare su più giovani nelle proprie formazioni iniziali.
Età media Serie A, quali sono le squadre più giovani
No, non c’è una relazione diretta tra l’età media delle squadre e il punteggio in classifica. La squadra più giovane in assoluto, ad esempio, è lo Spezia: Thiago Motta ha schierato giocatori con un’età media di 24.6. Poco sopra l’Empoli che, a differenza dei liguri, è una grande sorpresa di questo campionato nonostante l’età media di 24.8.
Seguono a ruota il Torino (25.4) e il Milan (25.9). Non tutte queste squadre hanno raggiunto ottimi risultati fin qui, ma hanno tutte espresso una propria identità: grazie alla loro giovane età, i calciatori vengono plasmati secondo le idee che vuole mettere in campo il proprio allenatore, con risultati più o meno positivi.
Età media Serie A, quali sono le squadre più anziane
Come abbiamo anticipato, la squadra che ha messo in campo l’età media più alta è stata la Lazio di Sarri (30.4). Conosciamo bene l’allenatore toscano, un mister che vuole imporre il proprio gioco in campo: l’organico della Lazio si è trovato in difficoltà nel seguire le direttive del proprio tecnico nelle prime giornate, forse proprio a causa dell’età avanzata e delle molte esperienze pregresse dei giocatori.
Esperienza negativa in questo inizio di campionato anche per la Sampdoria (29.5), al 18° posto in Serie A. Segue l’Inter, con 28.9, e poi Juventus e Salernitana con 28.2. Riassumiamo: non c’è una reale correlazione tra rendimento di squadre più giovani e anziane e, quindi, perché non osare un po’ di più con i giovani a disposizione?