Diritti TV, prosegue la fase di stallo: il rischio è la scadenza del bando

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Diritti TV Serie A – Prosegue la trattativa per i diritti TV di Serie A. Il tempo scorre, i giorni passano e la sensazione è che l’affare sia ancora lontano dalla sua conclusione ufficiale. Anche perchè è netta la spaccatura tra le varie fazioni, in merito a quella che è l’offerta migliore da tenere in considerazione.

In questo momento ci sono due schieramenti, ognuno con le rispettive necessità ed esigenze da seguire. Ci sono ovviamente le due offerte diverse, che in questo momento spaccano la situazione in maniera netta e chiara.

Da una parte c’è una frangia di dieci società, guidate in primis da Juventus e Lazio, che ha confermato il proprio gradimento alla cessione dei diritti TV di Serie A a Dazn. Ci sarebbe anche il Milan, ancora indeciso per questioni di natura economica. Dall’altra parte ci sono altre nove squadre, con in primis la Roma e il Torino, che invece vorrebbero mantenere l’attuale struttura: sette partite in esclusiva su Sky, le altre tre su Dazn.

Resta per il momento fuori il Cagliari, scollegato dall’ultima videoconferenza al momento del voto.

Diritti TV Serie A, bando verso la scadenza

Il presidente della Lega Serie A Paolo Del Pino sta cercando di mediare tra i due schieramenti per venirsi incontro e trovare la soluzione migliore. Tuttavia, almeno per il momento la mediazione non sta funzionando. Manca però una settimana alla scadenza del bando, e il rischio è che in questa data non ci sia ancora un accordo.

Il quorum per arrivare a una decisione definitiva si raggiunge alla quota di 14 voti favorevoli. Restano diversi nodi da sciogliere prima della soluzione definitiva. In primis capire se l’offerta fatta da Sky sia realmente irricevibile. Poi la verifica della risoluzione, da parte di Dazn, dei problemi tecnici che non sono mai mancati in questi tre anni.

E poi ci sono le diatribe tra i presidenti delle varie società. Come quella tra Lotito e Agnelli per quanto riguarda il nodo della media company. La Juventus, insieme al Napoli, ha fatto dietrofront rispetto al precedente accordo, scatenando l’ira di Del Pino. La sensazione, dunque, è che l’affare sia lontano dalla sua conclusione.