
Dichiarazioni Zabaleta: Pablo Zabaleta ha fatto la storia del Manchester City onorando la maglia per 10 lunghi anni. Il terzino argentino sta continuando a frequentare i campi inglesi con il West Ham ma non è da escludere che tenti un’esperienza altrove prima di appendere gli scarpini al chiodo.
Intervistato dal quotidiano argentino “La Nacion“, Zabaleta potrebbe valutare un trasferimento in Italia ma, vista la situazione attuale dovuta alla pandemia, è abbastanza freddo su questa ipotesi e spiega il perché: “Ho pensato anche che alla fine di questa stagione potrei volermi regalare la gioia di giocare ancora in un altro campionato, ma ancora non sono sicuro. Probabilmente si giocherà a porte chiuse, quindi mi mancherebbero le motivazioni. Che ci vado a fare in Italia se stadi mitici come l’Olimpico e San Siro sono chiusi?”
Le dichiarazioni di Zabaleta possono essere condivise anche da altri suoi colleghi i quali tornerebbero a giocare in uno scenario desolante, privo dell’importante supporto dei tifosi. A queste condizioni, il terzino argentino non ci sta ad affrontare una nuova avventura.

Dichiarazioni Zabaleta: “Al City pensavo di durare 6 mesi”
Pablo Zabaleta giunse al Manchester City pochi giorni dopo l’approdo dello sceicco Mansour che trasformò l’anonimo club inglese in una squadra di primissimo livello.
L’ex nazionale albiceleste pensava di essere uno dei primi ad abbandonare la nave Citizens e, invece, rimase dal 2008 fino al 2017 dimostrando di essere all’altezza: “Dieci giorni dopo che sono arrivato io, viene portato a termine l’acquisto del club dalla cordata degli Emirati Arabi Uniti. Tempo quattro giorni, spendono quaranta milioni di sterline per comprare Robinho. E a quel punto io mi sono detto: ‘E adesso che faccio? Qui al massimo duro sei mesi’. L’abbiamo presa a ridere e nello spogliatoio abbiamo cominciato a mettere sugli armadietti etichette con scritto ‘Messi’ o ‘Cristiano Ronaldo’. Ma la verità è che ci stavamo ca***do sotto…”