
Dichiarazioni Percassi – Si arricchisce di un’altra (sgradevole per i tifosi orobici) pagina la violenta lite verbale tra il Papu Gomez e l’Atalanta. Un matrimonio felice, fino all’ormai famosa partita di Champions League contro il Midtjylland nel corso della quale è avvenuta la frattura insanabile tra le parti con la successiva cessione del giocatore al Siviglia.
Ad accedere la miccia, come noto, è stata l’intervista di ieri concessa al quotidiano La Nación in cui l’argentino ha raccontato di essere stato aggredito fisicamente dal tecnico Gian Piero Gasperini durante l’intervallo dell’incontro in questione. Nell’occasione Gomez, oltre a mettere nel mirino il mister, ha attaccato frontalmente anche la dirigenza ed il presidente Antonio Percassi, accusato di “non aver avuto le palle di chiedere all’allenatore di scusarsi con me. Ma non è tutto, visto che per me si sono anche chiuse le porte del calcio italiano”.
Dichiarazioni Percassi, la replica alle parole velenose del Papu Gomez
Immediata la replica del mister: “I comportamenti e gli atteggiamenti di Gomez, in campo e fuori, erano diventati inaccettabili per me e per i compagni. L’aggressione fisica è stata sua, non mia”. La questione sembrava quindi essere finita qui. E invece no, perché oggi l’ex capitano è voluto tornare alla carica: “Non capisco perché – le sue parole, rilasciate al giornale Eco di Bergamo – Gasperini si ostini a dire bugie: ci sono 50 testimoni della sua aggressione. Io ho detto di avere sbagliato disobbedendo sul campo, non so perché lui non riesca ad ammettere la verità”.
Parole pesanti, che hanno spinto il presidente Percassi ad intervenire ufficialmente sull’argomento al fine di rispondere alle gravi accuse ricevute dal calciatore. “Mi spiace tornare a parlare della vicenda, ma la cessione di Alejandro Papu Gomez è stata voluta da Antonio Percassi, Presidente dell’Atalanta, per un grave atto di indisciplina nei confronti della Proprietà. Altro non c’è da aggiungere”.
Parole che confermano quanto detto ieri da Gasperini. “Il vero motivo per cui Gomez è andato via da Bergamo è per aver gravemente mancato di rispetto ai proprietari del club. I comportamenti e gli atteggiamenti di Gomez, in campo e fuori, erano diventati inaccettabili per l’allenatore e per i compagni”.