
Il capitano della Juventus ha rilasciato un’intervista esclusiva a Tuttosport: gli elementi principali della chiacchierata il nuovo allenatore dei bianconeri ma anche il primo anno di CR7 alla Vecchia Signora. Queste le dichiarazioni di Chiellini: “Non avete idea di quanti messaggi ricevo ogni giorno sull’allenatore della Juve… E il bello è che mi danno la notizia, mi sparano il nome e me lo danno per certo, con dettagli improbabili. Però poi chiedono conferma a me. Sono serenissimo, non ne so più di voi. Però sono convinto che sarà un grande allenatore. Sarà un nome da Juventus e la Juventus continuerà a vincere. Allegri, basta al momento giusto? Penso di sì. Ha fatto qualcosa probabilmente di irripetibile. Ecco perché non mi sorprenderei di rivederlo alla Juve tra qualche anno. L’amore che Max ha per la Juve e viceversa è talmente grande che un domani si potranno ritrovare tranquillamente”.
Nelle dichiarazioni di Chiellini, non poteva mancare Cristiano Ronaldo, ma anche un pensiero sulla sconfitta di Champions League contro l’Ajax: “Lui è una divinità, un’entità superiore. E’ stato importantissimo per riempire il vuoto che Gigi ci ha lasciato. Cristiano è stato un esempio per tutti, con la sua dedizione al lavoro. Si è integrato perfettamente nella città, va al ristorante, è curioso. La mamma l’ho incrociata spesso in centro: la saluto, non parliamo la stessa lingua, ma per educazione un saluto e un bacio ci stanno, sempre. Ajax? Io non c’ero, però è chiaro che non puoi regalare tanti giocatori e quest’anno abbiamo avuto poco a disposizione giocatori fondamentali come Khedira e Douglas Costa. Sono convinto che con Ronaldo in condizioni ottimali, non come ad Amsterdam dove pure Douglas colpì un palo ma da “zoppo”, saremmo passati noi. Mi piacerebbe rigiocare cento volte l’andata e il ritorno”.
Il capitano bianconero conclude l’intervista sulla trattativa che porterebbe Conte all’Inter… ma anche qualche considerazione in merito al proprio futuro:“Mi dispiacerebbe vederlo lì, ma fa parte della vita. Capisco che si tratta di professionisti, però vederlo in nerazzurro mi farebbe strano. Non è una critica, lo sanno tutti che con Antonio ho un rapporto speciale. Che dire, spero che gli vada tutto bene ma che all’Inter non vinca nulla. È la verità, tanto che quando allenava il Chelsea ho tifato per lui. All’Inter no, non posso farlo, davvero… Futuro? Qualche pensiero lo fai, è naturale. Ad agosto compirò 35 anni, mi resta da giocare un anno o due, quasi impossibile che siano tre. Mi piacerebbe intraprendere un percorso più dirigenziale che di campo.Se penso al futuro, la vita di un allenatore non penso sia nemmeno simile alla mia”.