
“Lasciare lo stadio prima che finisca la partita non è una cosa buona”. Intervistato da AS, Alessandro Del Piero è tornato su Juve-Milan e il cambio di CR7: “Però non conta il gesto, che non è sicuramente positivo, ma il suo modo di comportarsi ogni giorno. È un grande professionista e per questo i suoi compagni lo rispettano. I pochi gol? Ogni stagione ha la sua storia, però è ovvio, in Italia non è facile. L’attenzione per la fase difensiva e la preparazione tattica è esasperata”. Questo è Del Piero su Cristiano Ronaldo, ma non solo:
“De Ligt? Sul suo conto sono molto positivo. Ha commesso degli errori, ma ha un potenziale enorme e cresce di partita in partita. Sarri? Mi ha sorpreso che la Juventus abbia pensato a Sarri dopo Allegri, visto il suo passato al Napoli. È successo lo stesso con Ancelotti e Capello, che sono sempre stati rivali bianconeri. Mi ha sorpreso il finale del rapporto con Allegri. Non pensavo che la Juventus avrebbe chiuso così presto un rapporto così vincente. Sarri ha bisogno di tempo. Il suo gioco si è visto ma solo in alcuni momenti, in certe azioni offensive, con un possesso continuo ma non sterile, come nel gol di Higuain all’Inter. La Juventus ha il suo DNA e giocatori straordinari che hanno bisogno di un progetto su misura. Ecco perché non bisogna aspettarsi una squadra copia come Chelsea o Napoli”.