
L’argomento “razzismo” è ancora caldo in Serie A. L’esultanza di Kean contro il Cagliari ha scatenato la prima reazione di Bonucci generando l’ira social di giocatori del calibro di Sterling e Balotelli. Nonostante il post di scuse del difensore bianconero, continuano gli interventi di alcuni calciatori su questo tema scottante, in particolar modo quello dall’attaccante francese della Sampdoria, intervistato dal Corriere dello Sport. Defrel sui razzisti ha manifestato il suo pensiero a riguardo e sulle frasi che gli rivolgono i tifosi avversari: “Le parole di Bonucci hanno sorpreso me come tanti altri, ma poi ha chiarito. Ad ogni modo non voglio commentare nello specifico cose che non mi riguardano. Qualche insulto ogni tanto è arrivato pure a me, come per esempio ‘marocchino di merda’. Non ci ho fatto caso, anche perché molti di questi non sanno nemmeno che mio padre è della Martinica. Chi dice certe cose è solamente stupido“.
Sempre la punta blucerchiata, ha apprezzato le campagne anti-razzismo ma potrebbero non bastare per risolvere il problema: “E’ stata una cosa positiva la campagna antirazzismo dell’Inter dopo l’episodio di Koulibaly. La gente in vista deve prendere posizione e lanciare messaggi. Bisogna educare sia i tifosi che la società in generale. Quella di fermare le partite è una soluzione ragionevole, ma non bisogna abusarne perché i cretini potrebbero anche approfittarne“. Defrel sui razzisti ci è andato già duro su questa tematica che lo ha colpito in prima persona e anche altri colleghi stanchi di sentire i soliti “buu” carichi d’odio.