D’Aversa: “Podio allenatori italiani, Kulusevski-Juve e Gervinho: vi racconto tutto”

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Il tecnico del Parma, Roberto D’Aversa, ospite di Michele Criscitiello a Sportitalia, si è soffermato sull’emergenza Coronavirus, che ha portato alla sospensione del campionato.

Tanti i temi affrontati dall’allenatore dei ducali: da Kulusevski a Gervinho, fino all’eventuale taglio degli stipendi dei calciatori.

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D’Aversa su Kulusevski: ecco le parole dell’allenatore gialloblù

KULUSEVSKI JUVE – “La competizione è la vera difficoltà alla Juve, quest’ultimo periodo di campionato gli sarebbe servito, per cercare la consacrazione dopo questo passaggio. Nel momento in cui la Juve investe su di te, le prestazioni iniziano a essere viste in maniera diversa. È un ragazzo giovane ma maturo, sarebbe arrivato ad altissimi livelli a prescindere, non gli piace mai perdere, neanche in allenamento.

Io lo sto utilizzando come esterno, facendolo lavorare sia sul binario che in mezzo, visto che tra le linee è devastante. Lui deve stare in mezzo al campo, il sistema di gioco poi può essere interpretato in modo diverso. Nel 4-3-1-2 può giocare sulla trequarti ma anche la mezzala”.

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GERVINHO – “Lui per ben due volte ha cercato di parlare con me alla luce del nostro rapporto, mi ha chiesto di dargli una mano sulla cessione ma io gli ho ribadito che era un giocatore importante per noi nell’immediato. Nei rapporti umani credo molto e sono una persona onesta e diretta, c’è stata una forzatura da parte familiare, ma poi è saltato tutto.

Per quanto riguarda me, la società e i ragazzi, la mancanza di rispetto è stata il non presentarsi agli allenamenti, lì ha sbagliato. Poi tutto si è rimesso a posto perché ho un gruppo di ragazzi intelligenti e ci ha fatto vincere qualche partita, come a Reggio contro il Sassuolo”.

PODIO ALLENATORI ITALIANI – “Liverani direi terzo, primo e secondo Gasperini e Simone Inzaghi: stanno facendo cose straordinarie con realtà che non sono abituate a quella posizione di classifica. Questi sono i tecnici che stanno facendo grandi cose con le rose che hanno a disposizione”.

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TAGLIO STIPENDI 30% – “Sono discorsi che non abbiamo affrontato, ma tutti dobbiamo fare un passo avanti per sistemare la situazione. Non credo possa essere un problema un taglio di questo tipo se ci sono famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese. Serve fare un distinguo comunque tra Serie A, B, Lega Pro e mondo dilettantistico.

Il calcio va pensato come un’azienda, serve aiutare le persone che sono in difficoltà, mi auguro che quello che sta succedendo possa insegnarci molto. A Parma abbiamo sette proprietari ma è tutta una gestione familiare, la società ci dà un senso di appartenenza, ci dà la possibilità di andare avanti al di là di contributi”. 

CICLO PARMA FINITO – “No, anzi in questo momento sì… perché non ci stiamo allenando, ma penso si possano fare cose importanti. Sono molto contento delle persone con cui lavoro, il direttore Faggiano lo conosco da tanto tempo, è un amico.

Possiamo migliorare ancora quello che stiamo facendo, ho una bella squadra, ora sono concentrato sul gruppo che ho a disposizione, a migliorarlo. Giocatori come Hernani e Pezzella stanno crescendo tantissimo, anche se quest’ultimo non ha giocato tanto”.

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