Gattuso: “Piatek? Non gli devo dire quasi nulla, sa che deve fare e va bene così”

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Vigilia di campionato per i rossoneri. Nella consueta conferenza stampa di Gattuso pre match, l’allenatore ha presentato il difficile impegno di domani contro l’Inter. Un match molto insidioso per il Milan: di fronte c’è la squadra di Spalletti, reduce dalla cocente eliminazione in Europa League contro l’Eintracht.

Indicazioni importanti anche in chiave fantacalcio date nella conferenza stampa di Gattuso. Tanti i dubbi di formazioni, ma dopodomani l’allenatore calabrese avrà le idee più chiare visti anche gli indisponibili.

Spazio a qualche considerazione sul derby, soprattutto su quella che deve essere la prestazione perfetta. L’allenatore del Milan è intervenuto in merito al periodo che sta vivendo la squadra rossonera, dopo gli ultimi risultati importanti. Queste le parole nella conferenza stampa di Gattuso in merito alla sfida di domani.

Conferenza stampa Gattuso pre Inter

IL DERBY – “Ogni derby ha una storia a sé, non dobbiamo pensare a quello di quattro mesi fa anche se era diverso. È da 4-5 giorni che sento dire che siamo favoriti, che l’Inter è morta: nei derby non ci sono favoriti, dobbiamo prepararla bene. Voglio una partita di intelligenza, di cuore e di voglia, San Siro domani farà record di incassi e penso che debba essere il nostro 12° uomo. Dobbiamo rispettare l’Inter. Mi riallaccio alle parole di Calhanoglu: questa partita può servire a tutti”. 

LA DIFFERENZA IN QUESTE GARE – “La differenza la fa la squadra, pochi giocatori vivono le partite da soli e noi non possiamo permetterci di pensare soltanto con i singoli”.

OBIETTIVI – “Dobbiamo continuare a credere nel nostro obiettivo facendo risultati e facendo crescere i giocatori. Ci sono ancora tante partite. Il calcio è bello per questo: guardate Allegri, dopo Madrid sembrava che non sapesse più allenare e poi invece… Fa parte del nostro lavoro, anche se qualcuno dice cose che non sono corrette. Io comunque mi sento un privilegiato a fare questo lavoro all’età che ho”.

CASO ICARDI – “Per come vedo il calcio io, anche il giocatore più forte del mondo deve avere rispetto degli altri componenti dello spogliatoio e quando vedo che qualcuno manca di rispetto io posso diventare l’uomo più cattivo del mondo. Il rispetto è fondamentale da parte di tutte le persone che girano intorno a un calciatore. A me piace quando ci diciamo le cose in faccia, se qualcuno ha dei problemi con me è meglio mandarsi a quel paese e poi mettere da parte il rancore”.

PIATEK – “Ho fatto poco con lui, non parlo molto e lui non ama parlare molto. Sto vedendo qualche sorriso in più perché all’inizio pensavo ce l’avesse con me. Lui ama lavorare, non fa più di un giorno libero, gli piace allenarsi. Non gli devo dire quasi nulla, sa che deve fare e va bene così”.