
Cessioni Milan – In entrata le riflessioni sono tuttora in corso. La dirigenza è al lavoro per individuare un nuovo centrocampista ed un attaccante, magari giovane, da far crescere sotto le ali protettive di Zlatan Ibrahimovic e Olivier Giroud: il sogno era Kaio Jorge ma alla fine a spuntarla, battendo pure la concorrenza del Benfica, è stata la Juventus. Per quanto riguarda le uscite, invece, le decisioni sono già state prese.
Jens Petter Hauge e Mattia Caldara possono essere infatti considerati due ex milanisti. L’allenatore Stefano Pioli li ha esclusi dalla lista dei convocati per la quarta amichevole estiva, che vedrà i rossoneri affrontare in trasferta il Valencia stasera alle ore 20.30 (diretta tv su Sky Sport). Il norvegese, in particolare, è ad un passo dall’Eintracht Francoforte che ha messo sul piatto 12 milioni tra parte fissa e bonus avvicinandosi molto alle richieste di Paolo Maldini.
La trattativa è in discesa ed ulteriori sviluppi sono attesi già nelle prossime ore. Si sta per chiudere quindi l’esperienza a Milano di Hauge, autore nel campionato andato in archivio di due gol contro Napoli e Sampdoria. Dopo un buon inizio, l’ex Bodo/Glimt (18 presenze totali) è progressivamente scivolato indietro nelle gerarchie del tecnico Pioli, al punto da restare sempre in panchina nelle ultime 9 gare. Adesso, la nuova chance per ripartire e crescere ancora. Nei giorni scorsi aveva provato ad inserirsi il Wolfsburg, senza successo.
Cessioni Milan, via subito Hauge e Caldara. Rischia Romagnoli
Caldara, invece, si trasferirà al Venezia con la formula del prestito con riscatto fissato a circa 4 milioni. Un’operazione importante sia per il club presieduto da Duncan Niederauer, alla ricerca di un elemento di qualità e con esperienza nella categoria, che per lo stesso giocatore. All’Atalanta, in quella che doveva essere la stagione del rilancio, ha messo insieme solo 6 presenze in Serie A rimanendo di fatto ai margini. Il club, dal canto suo, non ha ritenuto opportuno riscattarlo. Al Venezia avrà l’occasione di giocare sempre titolare e riscattarsi.
In bilico poi la posizione di Alessio Romagnoli. L’ormai ex capitano, dopo l’acquisto di Fikayo Tomori dal Chelsea ed il ruolo sempre più importante assunto da Simon Kjaer sia in campo che nello spogliatoio, ha perso il posto da titolare. I rossoneri l’avevano proposto al Barcellona in cambio di Junior Firpo ma l’operazione non è mai realmente decollata, con il brasiliano che alla fine è poi andato al Leeds. Le società interessate a lui non mancano tuttavia a spaventarle è lo stipendio percepito (3,5 milioni). Il Milan non lo ritiene imprescindibile ed un addio non è da escludere. E lui, fortemente intenzionato a tornare in Nazionale, ne è consapevole.