
Cessione Mkhitaryan – Il primo segnale lo ha lanciato. Se il divorzio andrà in scena già a gennaio oppure a giugno, ancora, non è chiaro tuttavia una cosa è certa: Henrikh Mkhitaryan si separerà presto dalla Roma e in un’intervista concessa a Sport1 ha lanciato diversi messaggi d’amore nei confronti del Borussia Dortmund in cui ha militato dal 2013 al 2016.
Frasi inequivocabili, che testimoniano quanto il giocatore stia prendendo davvero in considerazione l’idea di lasciare la capitale nelle prossime settimane. “Sono stati gli anni più belli della mia vita professionale. È stato un grande passo per me. Mi hanno reso – ha detto il calciatore che sono oggi, i tre anni lì sono stati speciali. Una cosa è certa: un giorno tornerò a Dortmund. Il Muro Giallo è pazzesco, mi sono divertito settimana dopo settimana. Ancora oggi i miei compagni di squadra in Nazionale e alla Roma mi chiedono com’è giocare davanti a oltre 80.000 persone”.
Mkhitaryan, finora, ha rappresentato (insieme a Nicolò Zaniolo) la principale delusione della stagione giallorossa: soltanto 2 gol e 3 assist in 15 apparizioni tra campionato e Conference League. Tante, inoltre, le prestazioni incolori offerte in campo dal giocatore lontano anni luce dalla versione devastante ammirata lo scorso anno nella capitale (15 reti e 13 passaggi vincenti in 46 partite). Ad incidere in maniera negativa sulle sue performance all’interno del rettangolo di gioco è pure il suo complicato rapporto con José Mourinho.
Cessione Mkhitaryan, l’armeno lancia messaggi d’amore al Dortmund
Non a caso l’esterno già in estate aveva chiesto di poter andare via, alla luce degli attriti risalenti ai tempi del Manchester United. Il club, alla fine, era riuscito a convincerlo a restare almeno un altro anno tuttavia, a distanza di pochi mesi da quella stretta di mano, il rapporto tra le parti è degenerato. Per la Roma Mkhitaryan non più un intoccabile: lo dimostra il fatto che nell’ultimo turno di campionato prima della sosta Mourinho, pur dovendo cercare di rimontare il Venezia, ha preferito non impiegarlo facendolo restare per tutti i 90 minuti in panchina.
Il contratto, in scadenza a giugno, non verrà rinnovato. Il giocatore, dal canto suo, conclusa l’esperienza romana ha intenzione di continuare a giocare. “Mi piacerebbe, ma dipende da molti fattori. Più si va avanti con l’età più è difficile prendersi cura del proprio corpo. La mia testa mi dice: puoi gestire facilmente cinque o sei anni ancora. Spero che anche il mio corpo possa farlo ma so che non mi resta così tanto tempo, quindi mi godo ogni secondo e assorbo tutto”. Resta da vedere se il Dortmund sarà intenzionato a riprenderlo, in alternativa è possibile un ritorno in Inghilterra. “Giocare in Premier League è un sogno”.