Atalanta, Castagne contro Gasperini: “Si arrabbia spesso e non si controlla”

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Castagne attacca Gasperini – Dal 2017 al 2020 Timothy Castagne ha vestito la maglia dell’Atalanta crescendo e diventando un pilastro fondamentale della squadra di Gasperini. In estate l’addio al club nerazzurro per trasferirsi in Premier League al Leicester.

Un passato, quello all’Atalanta, che non ricorda con piacere e in un’intervista a SportFootMagazine ne parla sottolineando anche il rapporto tutt’altro che semplice con il suo ex allenatore Gian Piero Gasperini: “All’Atalanta, quando perdi palla, non mancano di fartelo notare. E a me non è mai piaciuto essere rimproverato.

Qui è più tranquillo, t’incoraggiano, ti dicono di pensare all’azione successiva. Brendan Rodgers è una persona molto più calma. Con lui abbiamo un dialogo continuo, ascolta la nostra opinione, possiamo discutere.

Questo è un metodo che si adatta meglio al mio carattere. Perché per natura sono già un tipo che si fa mille domande, quindi non ho bisogno di qualcuno che mi metta la testa sott’acqua nel caso faccia qualcosa di brutto. Inoltre, anche quando oggettivamente ho giocato una bella partita, mi chiedo ancora cosa avrei potuto fare di meglio”.

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Castagne attacca Gasperini: “Si arrabbia troppo facilmente”

Su Gasperini non è stato sicuramente più leggero: “Il metodo Gasperini non sempre mi andava bene. Nel corso della partita, è un allenatore che si arrabbia molto velocemente, che ha molti problemi a controllarsi. Ovviamente, ci sono molti giocatori che non hanno problemi a riguardo.

E anche con me ha funzionato. Quindi prendo per lo più le cose positive da questa esperienza in Italia, ma penso di non essere mai stato al 100% delle mie capacità a causa di questo modo di lavorare. Sono andato in Italia per crescere e sono cresciuto. Mi sono fatto un nome e una reputazione.

Oggi sarei un pazzo a sputare sul piatto dove ho mangiato. Dico solo che per rendere al meglio ho bisogno di un allenatore con un approccio diverso da quello che può avere Gasperini“.