
Caso tamponi Lazio – È fissata per domani l’udienza della Lazio davanti al Tribunale Federale che si esprimerà su quello che è il caso tamponi che riguardato la società laziale nel mesi di ottobre e novembre scorsi.
Stando ad alcune indiscrezioni, la Procura Federale potrebbe chiedere ed ottenere l’inibizione del presidente laziale Lotito e la penalizzazione in classifica di sei punti (più difficile l’ottenimento delle sconfitte a tavolino contro Juventus e Torino).
Ad aggravare la situazione accusatoria ci sarebbe anche il Tribunale di Avellino, la cui relazione dimostra l’inadempimento da parte della società di tutte le procedure necessarie, nei casi di positività all’interno del gruppo squadra, come la comunicazione alle Asl competenti.

Caso tamponi Lazio: i tre super periti di Lotito
Lotito, per riuscire a difendersi dalle accuse mosse dalla Procura Federale, ha chiesto l’ammissione nel collegio di tre esperti che daranno un loro parere sul caso che vede coinvolta la Lazio.
Stando a quanto riportato da La Repubblica, una delle tre figure indicate dal patron biancocelesteè il professor Pregliasco che ha dichiarato: «La valutazione dei plurimi test molecolari e sierologici mi fanno ritenere il tampone eseguito il 26 ottobre un presumibile test falso positivo e quindi una condizione di salute e non contagiosità del tesserato Immobile nell’occasione dell’incontro del primo novembre e che nessuna manchevolezza sia ascrivibile alla società Lazio».
Il secondo profilo indicato è quello del dott. Bondanini che si è espresso così sul caso: «Non spetta e non spettava alla Lazio comunicare alle ASL competenti la positività al Covid e alcun rilievo può essere mosso». Il terzo esperto è Patrizio Rossi, sovrintendente sanitario centrale Inail.