Caso Tamponi – Brutta notizia per la Lazio. Nella giornata odierna la Corte d’appello federale della Figc ha condannato ufficialmente il presidente della Lazio Claudio Lotito per il caso tamponi riguardante alcuni mesi fa. In particolare, è stato accusato di non aver rispettato il protocollo teso ad evitare la diffusione della pandemia.
Lotito è stato quindi condannato a 2 mesi di inibizione: una pena inferiore rispetto a quella richiesta dalla Procura che aveva portato avanti le indagini (10). Sanzionati pure i medici biancocelesti Ivo Pulcini e Fabio Rodia (5 mesi). La sentenza è stata resa nota attraverso una nota diramata dalla Figc.
“La corte presieduta da Marco Lipari, chiamata dal Collegio di Garanzia del Coni ad effettuare una nuova valutazione della misura della sanzione sul ‘caso tamponi’ legato alla Lazio, ha parzialmente accolto i reclami proposti dal presidente del club, Claudio Lotito, dai medici Ivo Pulcini e Fabio Rodia e dalla S.S. Lazio, determinando la sanzione in 2 mesi di inibizione per Lotito e in 5 mesi di inibizione per Pulcini e Rodia. La società biancoceleste è stata sanzionata con 50mila euro di ammenda”.
Caso tamponi, Lotito inibito per 2 mesi
Nonostante la pena ricevuta, Lotito potrà conservare il proprio posto di consigliere all’interno della Figc. Si chiude quindi la vicenda iniziata a marzo, quando la Procura aveva deferito la Lazio per la mancata comunicazione alle Asl competenti e messa in isolamento di alcuni giocatori tra ottobre e novembre 2020.
Una questione che consentirà ora a Lotito di voltare pagina e concentrarsi unicamente sul cammino stagione della propria squadra, reduce dall’ottimo 3-1 casalingo rifilato all’Inter dell’ex allenatore Simone Inzaghi.
