
Caso Sanchez – Una vittoria di rabbia, frutto della volontà di andare oltre le difficoltà e dei 4 cambi contemporanea voluti da Simone Inzaghi. Sotto 1-0 ed in balia degli attacchi del Sassuolo, più volte vicino al raddoppio, il tecnico al 57esimo minuto ha deciso di modificare pesantemente la squadra cambiando, di fatto, l’andamento della partita.
Dentro Edin Dzeko, Federico Dimarco, Matteo Darmian e Arturo Vidal, fuori Joaquin Correa, Denzel Dumfries, Alessandro Bastoni e l’impalpabile Hakan Calhanoglu. Il bosniaco, in particolare, si è rivelato determinante per le sorti nerazzurre segnando il gol del pareggio e procurandosi il rigore poi concretizzato da Lautaro Martinez.
Tre punti fondamentali per l’Inter, che scacciano le polemiche ricevute dopo il pareggio in Champions League contro lo Shakhtar Donetsk di Roberto de Zerbi e consentono di arrivare a quota 17 punti, a -1 dal Napoli impegnato oggi pomeriggio sul campo della Fiorentina.
Caso Sanchez, la rabbia del cileno per il mancato impiego contro il Sassuolo
Tutto perfetto? No, perché nonostante il successo c’è da registrare il caso riguardante Alexis Sanchez. Il cileno era pronto per entrare e dare il suo contributo alla causa tuttavia Inzaghi ha preferito non impiegarlo, lasciandolo in panchina.
Da qui la rabbia dell’attaccante, che in una storia di Instagram (poi rimossa) ha postato un messaggio quanto mai polemico e ben poco interpretabile: “Renditi conto. Tu puoi valere molto ma se sei nel posto sbagliato non brillerai”. Per Sanchez, finora, soltanto un assist in 4 presenze stagionali tra campionato e Champions.