Caso Ihattaren – Da ormai diverse settimane ha fatto perdere le proprie tracce, tornando in Olanda e mettendo quanta più distanza tra lui e l’Italia. Mohamed Ihattaren, ad inizio stagione, era considerato tra le possibili sorprese del torneo: invece, per motivi ancora poco chiari, la sua situazione è divenuta un problema in più da gestire per la Sampdoria e la Juventus.
Il club bianconero lo aveva prelevato negli ultimi giorni del mercato estivo dal Psv Eindhoven, convinta dai numeri che il giocatore classe 2002 aveva totalizzato nella scorsa stagione: 3 gol e 2 assist in 22 partite. Un bottino che gli aveva consentito di entrare nel mirino del dirigente Federico Cherubini il quale ha intensificato il pressing portandolo a Torino per poi girarlo alla Sampdoria.
Giunto nella sponda blucerchiata di Genoa, l’attaccante che in patria in molti hanno già definito il nuovo Depay non si è ambientato al meglio e scontrandosi più volte con il tecnico Roberto D’Aversa, che nelle prime partite del campionato non lo ha mai utilizzato portandolo al massimo in panchina in qualche occasione.
Caso Ihattaren, il giocatore non tornerà in Serie A
Un trattamento che Ihattaren ha ritenuto ingiusto, al punto da convincerlo da abbandonare tutto e tutti e rifugiarsi nella sua patria natale. Di recente i media locali avevano paventato un possibile addio al calcio a causa di una depressione causata dalla perdita del padre tuttavia l’olandese ha smentito queste voci, spiegando che tornerà a giocare presto. Ma non in Serie A.
Resta quindi da vedere come si evolverà la situazione e in che modo si muoveranno la Sampdoria e la Juventus, che sta valutando l’idea di rescindere il contratto con l’olandese. Oggi, nel frattempo, ad intervenire sulla questione è stato il suo agente Mino Raiola ai microfoni di Voetbal International: “Sapete che non parlo mai dei miei giocatori, ecco perché non scrivo un libro. Quindi non dirò parole cattive su Mo Ihattaren, se vuole ancora il mio aiuto, lo aiuterò. Ma è vero che non abbiamo avuto nessun contatto per un po’”.
