
Capello su Guardiola: la finale di Champions è agli archivi da qualche ora, ma il successo del Chelsea lascia un’inevitabile scia di commenti e analisi, anche e soprattutto sugli sconfitti, il multi miliardario Manchester City, grande favorito della vigilia.
Una sconfitta che si è tramutata in una vera e propria maledizione per Pep Guardiola, che ha ancora una volta ha fallito la conquista della Champions League, che all’allenatore spagnolo manca ormai da 10 anni, da quando la conquistò nel 2009 e poi nel 2011 alla guida del Barcellona.
E questa volta sembra anche che siano state proprio le scelte di Guardiola a condizionare la finalissima contro il Chelsea, come ha spiegato Fabio Capello dagli studi di Sky Sport: l’ex allenatore di Roma e Milan è stato durissimo nei confronti del collega.
“Ha sbagliato la formazione nel primo tempo. Il punto debole del City sono i due centrali della retroguardia, con Stones in particolare che non sa difendere, e Gundogan davanti a loro non poteva garantire il filtro necessario. Con l’ingresso di Fernandinho in mediana la squadra era più equilibrata, ma dopo aver regalato agli avversari il primo tempo non è bastato”.
Critiche a Guardiola e conseguenti complimenti a Tuchel, che per il secondo anno consecutivo ha raggiunto la finale di Champions League, ma questa volta ha concluso con un epilogo diverso dopo la sconfitta dell’anno scorso alla guida del Paris Saint-Germain.
“Ha dato gioco e personalità alla sua squadra, mettendo in evidenza le caratteristiche tecniche di alcuni giocatori e dimostrando anche che gli investimenti estivi erano giusti. Il Chelsea ha saputo soffrire quando era il momento e spingersi in avanti quando c’era possibilità per colpire. Una vittoria meritata e un grande risultato”.