
VAR in Brasile, polemiche anche in Sud America. Ieri sera, durante la finale del campionato Catarinese, ovvero uno dei tornei statali disputati prima del Brasileirao, la tecnologia è stata assoluta protagonista ma in negativo. La partita era terminata in parità sull’1 a 1, costringendo così le due squadre ad arrivare fino ai calci di rigore.
Durante la lotteria dei rigori però, il VAR in Brasile ha dimostrato di avere parecchie lacune. L’ultimo penalty battuto dalla Chapecoense ha visto il pallone sbattere contro la traversa e poi rimbalzare sul terreno, apparentemente oltre la linea di porta. Al momento di decidere però, il direttore di gara si è consultato con i colleghi presenti in sala VAR, i quali hanno optato per non assegnare il gol.
La vittoria finale del torneo Catarinese è così andata ai rivali dell’Avai. Tuttavia, nel post partita il presidente della Chapecoense, ovvero Plínio David de Nês, non le avrebbe mandate a dire all’arbitro, rivolgendosi ai giornalisti presenti: “Faremo ricorso perchè non vogliamo che il risultato venga omologato in seguito ad un errore dell’arbitro, il quale secondo me dovrebbe rimanere fermo per 6 mesi o un anno“. La vicenda ha davvero un qualcosa di surreale, specie se si considera che in Brasile non è ancora stata introdotta la Goal Line Technology, la quale avrebbe potuto chiarire immediatamente la situazione.
El VAR ha sido protagonista en Brasil, donde ha levantado una gran polémica al resultar decisivo en la final del campeonato Catarinense entre Chapecoense y Avaí. Chape pide que se repita la final. pic.twitter.com/hJMrEAJHn3
— Loco X El Fútbol (@locoxelfutbolGT) April 22, 2019