Caos PSG – Il primo posto in campionato non basta per spegnere i sempre più frequenti casi all’interno dello spogliatoio del Paris Saint Germain. L’ultimo scoppiato, in ordine temporale, riguarda il colpo di mercato storico messo a segno in estate: Lionel Messi, il cui rendimento nella sua nuova squadra soltanto in alcune occasioni è stato al livello di quello degli anni migliori al Barcellona (nessun gol in campionato in 5 presenze e 3 in Champions League).
L’argentino infatti, a causa di alcuni problemi fisici, ha saltato complessivamente 4 partite tra Ligue 1 e Champions League che si sommano alle 2 di agosto in cui non è stato convocato per un ritardo di condizione fisica. Il tecnico Mauricio Pochettino lo ha quindi avuto a disposizione con il contagocce ed è stato costretto a fare a meno di lui pure nell’ultima partita di campionato contro il Bordeaux.
Nonostante l’attuale infortunio al ginocchio, Messi è stato comunque convocato in Nazionale dove ha già svolto alcuni allenamenti insieme ai compagni. Da qui la rabbia del dirigente del club transalpino Leonardo: “Da quando è arrivato a Parigi – ha detto ai microfoni del quotidiano Le Parisien – nei primi due mesi ha trascorso più tempo in nazionale che qui. Adesso andrà in nazionale nonostante il problema muscolare”.
Caos PSG, Leonardo attacca la Nazionale argentina
Il brasiliano ha poi rincarato la dose. “Che senso ha lasciar partire un giocatore infortunato o in fase di riabilitazione? Non siamo d’accordo, queste situazioni devono essere definite da una normativa Fifa”. Nel frattempo Messi resterà a disposizione del Ct albiceleste Lionel Scaloni, con l’obiettivo di giocare le prossime gare valevoli per la qualificazione ai Mondiali del 2022.
Il PSG, invece, è costretto a gestire un altro problema spinoso che va ad aggiungersi a quello legato alla situazione di Sergio Ramos. Il difensore, fermo ai box per un problema al polpaccio, non ha disputato ancora nemmeno un minuto con la maglia dei francesi. La dirigenza è irritata (Sergio Ramos prende 15 milioni netti all’anno) e in queste ore sta riflettendo sull’opportunità di arrivare alla risoluzione del contratto.
