
Una scelta che ha dell’incredibile. Il Bristol City ha preso una decisione clamorosa: con una mail ufficiale inviata agli altri 23 club partecipanti alla prossima Championship i Robins hanno annunciato che non fermeranno più il gioco quando un giocatore della squadra avversaria andrà giù per un contatto non punito dall’arbitro. Questo per evitare discussioni e perdite di tempo durante il match. All’origine della decisione c’è un episodio verificatosi nella sfida della prima giornata della Championship fra il Bristol City e il Leeds United del ‘Loco’ Bielsa. Quando un giocatore dei Peacocks, Mateusz Klich, è andato giù per uno scontro di gioco non punito dall’arbitro, i Robins non hanno buttato fuori dal campo il pallone, proseguendo a giocare e scatenando l’ira dei loro avversari.
A spiegare le proprie ragioni è il manager del Bristol City, Lee Johnson, intervenuto ai microfoni del ‘Guardian’. “Abbiamo inviato un’e-mail agli altri club perché succede spesso. Qualche giocatore finisce a terra e lo fa per motivi tattici, perché cerca di trarre vantaggio dalla situazione, altre volte questo accade senza malizia. Quindi come club abbiamo deciso di stabilire una regola per tutte le 46 gare in cui sarà l’arbitro a gestire quanto accade sul campo: sia che un nostro giocatore finisca a terra, sia che accada a un avversario, saremo coerenti. Se ci sarà un trauma cranico, l’arbitro interromperà il gioco, ma se non si tratterà di trauma cranico si continuerà a giocare”.