
Borini attacca il Milan – E’ arrivato a Verona e nemmeno il tempo di infilarsi gli scarpini che è subito stato decisivo con un gol che ha permesso alla sua squadra di strappare un punto importantissimo contro il Bologna nell’ultima giornata di Serie A. Una scelta precisa, quella di Fabio Borini, di trasferirsi all’Hellas Verona. Una squadra che, come ha detto lui nella conferenza stampa di presentazione, era un po’ nel suo destino e dove potrà tornare a giocare da attaccante esprimendosi in un ruolo a lui più congeniale e meno operaio. Non sono mancate anche frasi indirizzate al Milan e alle difficoltà palesi riscontrate dal club rossonero nelle ultime stagioni.
Borini attacca il Milan: “Mi hanno usato come operaio”

Borini attacca il Milan e lo fa senza troppi giri di parole: secondo l’attaccante il suo rendimento non proprio eccellente è stato dovuto anche alle svariate posizioni che si è ritrovato a coprire per necessità in questi anni in rossonero, ma che in realtà erano poco congeniali al suo ruolo: “Perché non ho avuto spazio nel Milan quest’anno? Posso avere una mia idea, ma non sono io a dover rispondere. Sono sempre stato disponibile, ho giocato in sette posizioni diverse. Le mie caratteristiche non sono cambiate, ma sentivo il bisogno di tornare a fare quello che so fare meglio, cioè l’attaccante. Venivo sfruttato come un operaio, ma sono anche altro. Poi Verona era nel mio destino: il giorno dopo la partita dell’andata, è nata mia figlia. Proprio qui, in questa città”.
L’avventura al Milan

“Al Milan ci sono tante cose che vanno, ma anche tante che non vanno. Prima di andare via, ho parlato con Massara e abbiamo concordato che fare tanti ruoli non sia stato positivo per me. In campo, io muoio ogni volta. Non c’è molto da dire: al Milan c’erano ritmi diversi“.