
Il Bologna ha di nuovo il suo condottiero: terminato il periodo di isolamento dopo essere risultato positivo, Sinisa Mihajlovic è tornato a Casteldebole e può finalmente guidare di persona la propria squadra.
Un destino beffardo quello che sta perseguitando l’allenatore serbo, costretto a saltare i primi allenamenti della propria squadra per il secondo anno consecutivo, dopo la terribile diagnosi di leucemia appena prima dell’inizio della scorsa stagione.
Il male sembra però essere stato messo ancora una volta alle spalle e così Sinisa Mihajlovic ha concesso un’intervista alla “Gazzetta dello Sport”, nella quale si è però tolto anche qualche sassolino dalla scarpa.
“Tanti parlano delle mie condizioni, ma in pochi le conoscono realmente. Mi sarei aspettato più conoscenza della materia dai mezzi di comunicazione, che avrebbero dovuto limitare il dilagare di fake news. Non ho dovuto osservare precauzioni diverse da una persona normale, mi sento in piena forma e sono tornato alle mie abitudini: corro 10 chilometri, mi alleno, faccio pesi”.
Mihajlovic ha proseguito nell’intervista, spiegando come tante persone si siano accanite su di lui, avendolo ritenuto poco prudente nell’essere andato in vacanza in Sardegna pochi mesi dopo aver battuto la leucemia.
“Vivo normalmente e voglio continuare così, godendomi la vita senza spavalderie. Non so se questo possa dare fastidio a qualcuno, o semplicemente se è solo più facile essere empaticamente vicini a chi è debole in un letto d’ospedale. Enzo Ferrari diceva che gli italiani perdonano tutto ma non il successo: io ci aggiungo anche la felicità, perché c’è tanta invidia e cattiveria in giro. E non solo in Italia, ma ovunque”.