
Nell’elenco dei trasferimenti più importanti avvenuti nel corso del calciomercato invernale il più clamoroso è stato senza dubbio quello di Boateng al Barcellona. L’ex milanista si è trasferito nella Liga spagnola a metà campionato, lasciando il Sassuolo con un elemento in meno. Le sue prestazioni con i neroverdi erano state così decisive da convincere i blaugrana ad aggiudicarselo per sistemare la propria rosa durante la stagione. Ora il centrocampista è tornato a raccontarsi in un’intervista esclusiva a Goal e Dazn.
Ai microfoni dei due portali si è scoperto che Boateng non pensava di andare al Barcellona: “Il mio agente mi ha fatto sapere che qualcuno mi avrebbe osservato durante la partita con l’Inter ed anche mister De Zerbi mi aveva detto che era importante. Sono stato il migliore in campo ed alla fine della partita il mio procuratore mi ha detto che saremmo andati al Barcellona. Pensavo che si riferisse all’Espanyol ma poi ha precisato «No, quelli giusti»” ha spiegato.
In Serie A, con la maglia del Sassuolo, Kevin Prince Boateng ha raggiunto una fantamedia pari a 6,85 prima del suo trasferimento al Barcellona quest’anno. Il centrocampista ha raggiunto questo valore grazie a 4 gol ed un assist, a cui si aggiunge una sola ammonizione, in 13 apparizioni complessive. Con i blaugrana invece Boateng ha raccimolato appena 3 presenze, 2 in Liga ed una in Coppa del Re.
Boateng al Barcellona ora, ma con qualche rimpianto…
Il trasferimento in una squadra importante come il Barcellona a 32 anni spinge Boateng ad una riflessione: “Ho capito troppo tardi quanto fosse fondamentale la testa, ora me ne pento e sarebbe stato bello ricevere dei buoni consigli, magari da parte di un procuratore o della famiglia. Ho dovuto farcela da solo. Avrei potuto giocare per 10 anni nel Real Madrid, Manchester United o sarei titolare nel Barcellona“.
In Spagna non sta giocando molto ma ha le idee chiare per il futuro: “Era chiaro che sarei stato un sostituto, la situazione ovviamente non mi dà soddisfazione, altrimenti chiuderei qui la mia carriera. Questo è il miglior club al mondo, non posso certo dire alla società di mettere in panchina il re Messi, Suarez, Coutinho, Dembelé per farmi giocare… Se vinco la Champions lascio il Barcellona e giocherò da qualche altra parte per due o tre anni“.