Balotelli: “Parma? Sarebbe un onore. Nazionale? Ci sono rimasto male”

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L’ex attaccante dell’Inter e del Nizza ieri è stato ospite dell’Istituto Boldani di Parma per parlare di razzismo e integrazione con 440 studenti. Come riporta Il Corriere dello Sport spazio anche a qualche considerazione sulla mancata convocazione in Italia e di un eventuale approdo di Balotelli al Parma: “Negli anni passati non essere stato convocato mi ha fatto molto arrabbiare. Non mi chiamavano e non mi davano neppure una spiegazione. Ora ci ho fatto l’abitudine… Però giocare per il mio Paese è la cosa più bella e quando non mi hanno convocato ci sono rimasto molto male. Dove giocherò il prossimo anno? Non ho ancora deciso niente e non ho neppure parlato del futuro con il mio procuratore. Prima ho voglia di un po’ di vacanza. Io al Parma? Sarebbe un onore“. 

Parole di affetto per l’attuale commissario tecnico della Nazionale che lo ha fatto esordire all’Inter e lo ha allenato al Manchester City: “Se sono diventato un calciatore devo ringraziare Mancini e i miei genitori. Loro non mi hanno mai spinto verso il pallone e anzi mia mamma mi faceva praticare il nuoto e l’atletica perché non le piaceva il mondo del calcio.Cosa avrei fatto se non avessi sfondato con il pallone? Da piccolino sognavo di lavorare in un circo perché mi piacevano gli acrobati. Amo giocare a calcio, ma odio guardare il calcio in tv“.

Non potevano mancare le considerazioni sul razzismo, tema molto a cuore per Super Mario: “Quando ero più giovane ho faticato a integrarmi. Colpa delle frasi di Salvini? Io non ho problemi con lui e secondo me dice anche delle cose giuste, ma quando tocca il problema dell’immigrazione, il modo in cui parla alle persone che lo votano suscita in loro razzismo. Penso che un insulto razziale sia peggio di una coltellata. Il colore della mia pelle ha influenzato la mia carriera? Secondo me sì.. “.